La Giunta Regionale ha di recente approvato il terzo programma di interventi per la manutenzione e l’asportazione di materiale litoide nell’alveo dei corsi d’acqua. Con questa approvazione, la Regione permette nuovamente a tutte le realtà che desiderano agire nei delicati interventi che permettono ai fiumi di scorrere liberi e in un alveo pulito.
“Pulire i fiumi e permetterne il corretto deflusso è un atto di cura e responsabilità verso la natura che ci circonda e il territorio - esordisce il consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte Gianluca Gavazza - ma è anche un modo per rafforzare il rapporto tra le istituzioni e i cittadini. Il rispetto per il mondo che ci circonda e in cui viviamo è una priorità per la Regione e dev’esserlo per tutti i cittadini. Da tempo infatti la Regione si impegna nel garantire la capacità di deflusso dei corsi d'acqua, sia attraverso la movimentazione del materiale ma anche tramite l'estrazione e l'asportazione del materiale roccioso. È dal 2021, in seguito all’approvazione della delibera quadro che ha permesso ai privati di asportare direttamente il materiale per poi acquistarlo e usarlo a fini di costruzione, che il Piemonte ha rinnovato sensibilmente le modalità di intervento in un ambiente tanto delicato quanto quello fluviale, e sono contento che si continui in questa direzione. In totale gli interventi saranno 121, suddivisi su base provinciale in questi numeri: 23 in provincia di Torino, 31 in provincia di Alessandria, 18 in provincia di Asti, 7 in provincia di Biella, 25 in provincia di Cuneo, 4 in provincia di Novara, 5 nel Verbano-Cusio-Ossola e 8 in provincia di Vercelli. I risultati già conseguiti, ovvero la rimozione di oltre 2 milioni di metri cubi di materiale, devono fungere da spinta per il futuro e per continuare a mantenere i fiumi come risorse da utilizzare ma non da sfruttare”.
Andando nello specifico della provincia di Torino, i 23 interventi sono questi: a Barbania in località Cavaiera con circa 2000 metri cubi da asportare dal Malone, così come a Front Canavese in località Cascina Babiasso. Per il fiume Chiusella gli interventi saranno a Valchiusa in località Segheria con circa 10000 metri cubi da asportare, Pree con una stima di 5000 metri cubi e a Traversella in località valle ponte Prelle con una stima di 4000 metri cubi. A Lusernetta in località Possetti si interverrà asportando circa 3000 metri cubi dalla Luserna, così come a Ronco Canavese in Frazione Lilla per quanto riguarda il fiume Soana. Anche dal Chisone verrà rimosso del materiale, circa 5000 metri cubi a Garzigliana - Macello in località Malpensata, e sempre a Garzigliana in località Montebruno si stima una rimozione di 6000 metri cubi di rocce dal Pellice. A Quincinetto, all’altezza del ponte di svincolo autostradale, si lavorerà per togliere circa 1500 metri cubi di materiale dalla Dora Baltea. Dal Chisola invece, verranno rimossi rispettivamente 2000 e 3000 metri cubi al Ponte Barauda di Moncalieri e a monte e valle della SP23 nel comune di None. Per la Stura di Lanzo si calcola di spostare più o meno 7000 metri cubi di materiale da sotto il Ponte di Corso Giulio Cesare. Gli interventi sulla Dora Riparia saranno quattro: ad Avigliana presso il Ponte di Almese-Avigliana pari a 7000 metri cubi, a Bussoleno presso il Ponte Fabbrica de Fer pari a 5000 metri cubi, a Susa alla confluenza Cenischia pari a 4000 metri cubi e a Cesana Torinese alla confluenza con il Rio Gran Vallon pari a 10000 metri cubi. Sul fiume più grande e importante d’Italia, il Po, verranno eseguiti sei interventi: a Chivasso, all’altezza del ponte di Via Po e della ferrovia Chivasso-Asti, entrambi da 10000 metri cubi; a Gassino presso il Depuratore SMAT da 8000 metri cubi; a Lauriano nei pressi della Luxottica da 9000 metri cubi; a San Raffaele Cimena in località Moie da 10000 metri cubi e a Verrua Savoia presso il Ponte di Crescentino da 10000 metri cubi.