ELEZIONI REGIONALI
 / Sanità

Sanità | 30 settembre 2020, 17:37

Candiolo, nemmeno il Covid ha fermato la battaglia contro il cancro: oltre 30 milioni di euro raccolti per l'Istituto di ricerca

Allegra Agnelli: "L'emergenza sanitaria ha dimostrato l'importanza degli investimenti nella ricerca, per noi e per le future generazioni". Quella torinese è la terza realtà in Italia per donazioni tramite il 5 x 1000

Candiolo, nemmeno il Covid ha fermato la battaglia contro il cancro: oltre 30 milioni di euro raccolti per l'Istituto di ricerca

Nemmeno il Covid ha fermato la battaglia senza quartiere contro i tumori. Senza quartiere, ma con una basa forte e ormai consolidata: l'Istituto della Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro di Candiolo, che ha voluto riassumere le proprie attività con il Bilancio sociale e di sostenibilità 2019 e che si prepara a compiere 35 anni di attività nel 2021.

"L'emergenza sanitaria ha dimostrato la necessità di strutture adeguate e pronte a tutto - commenta Allegra Agnelli, presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro -. Ecco perché investire nella ricerca è necessario, per noi e per le future generazioni. Ogni giorno è in atto un percorso di continuo miglioramento, a tutti i livelli, nella lotta contro la malattia".

"Abbiamo in corso dei progetti che vedono un cambiamento nell'approccio alla ricerca - dice Anna Sapino, direttore scientifico dell'Istituto -: abbiamo costituito piattaforme orizzontali di ricerca, che vengono basate sulle singole tipologie di tumore. In questo modo si può passare dalla ricerca di base, quella sperimentale e in laboratorio, per arrivare attraverso i big data alla ricerca clinica applicata, dunque rendendo i risultati subito disponibili a fini diagnostici e terapeutici per i pazienti. Parliamo per esempio dei tumori del colon, ma non solo".

"Con la pandemia - aggiunge - l'istituto si è subito tutelato mettendo al sicuro sia i pazienti che i ricercatori e gli operatori. Ma considerando i lavori scientifici pubblicati siamo passati da 150 lavori dello scorso anno a 184 lavori a questo mese di ottobre. Ora aspettiamo di poter tornare alla normalità per poter mettere alla prova i risultati di queste ricerche. Il Covid non può fermare la ricerca sul cancro, perché ci sono malati che continuano a morire per questo motivo".

E i numeri non finiscono qui. "Candiolo è tra i primi tre soggetti che ricevono il 5x1000 dei contribuenti (Airc ed Emergency le altre due, ndr) - dice Luca Asvisio, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Torino - ecco perché il Bilancio sociale è strumento prezioso per dimostrare come queste risorse non sono dati a pioggia, ma vendono concentrati su progetti precisi".

"Il 2019 è stato un anno straordinario, per noi: abbiamo gettato le basi per il futuro, raccogliendo oltre 30 milioni di euro - sottolinea Gianmarco Sala, direttore della Fondazione - tra 43mila sostenitori che hanno fatto oltre 50mila donazioni e uno strumento fondamentale come il 5x1000. E poi ci sono state centinaia di iniziative che hanno raccolto l'aiuto di molte persone, tra Film Commission e Partita del Cuore. C'è poi l'area lasciti e testamenti: uno in particolare l'abbiamo destinato a una borsa di ricerca tra cancro e Covid. Da tutto questo, abbiamo potuto mettere circa 23 milioni a disposizione della ricerca, ma anche la realizzazione della sesta sala operatoria, multimediale. Senza dimenticare l'impegno sulla prevenzione e sulle campagne della sensibilizzazione anche con screening e visite gratuite. Questa è la forza che possiamo restituire grazie alla generosità delle persone".

E per il futuro "il nostro piano di sviluppo continuerà - aggiunge Sala - come i lavori per il primo lotto con spazi per la ricerca e spazi tecnici per la gestione dei rifiuti. Entro il 2020 contiamo di completare la progettazione del secondo lotto, per la zona di foresteria e formazione, ma anche una biobanca e un hospice, che al momento manca in Istituto e che ci serve per completare la nostra missione".

"Candiolo rappresenta una delle tante eccellenze del Piemonte - commenta Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte - che mi rendono orgoglioso di essere il governatore di questa terra. La Pandemia ci insegna che sulla Sanità non si debba tagliare e ci metto di mezzo anche i miei governi: tutti gli esecutivi hanno voluto risparmiare e tagliare sulla salute. Oggi qualcuno ci ha svegliato rispetto agli obblighi che abbiamo verso la Sanità e la salute delle persone. E anche in questo senso, è stato prezioso quanto fatto dall'Istituto di Candiolo accogliendo malati oncologici che dovevano essere spostati da altre parti del Piemonte. Abbiamo trovato grande disponibilità e sensibilità".

E sulle risorse europee: "Più che le formule e le burocrazie, un po' come è stato per il Ponte Morandi - dice Cirio - è importante concentrarsi sul come spendere queste risorse. Bisogna dare procedure speciali a chi può fare questi interventi per poterle fare bene e in fretta".

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium