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Economia e lavoro | 04 novembre 2022, 17:49

Intesa Sanpaolo, l'utile sfiora i 4 miliardi e mezzo e prosegue il distacco dalla Russia

Divulgati i risultati dei primi nove mesi del 2022: contributo straordinario ai dipendenti da 50 milioni per combattere l'inflazione. Messina: "Per il prossimo anno vediamo un chiaro ritorno alla crescita"

Carlo Messina

Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo

Sono numeri confortanti quelli di Intesa Sanpaolo al termine dei primi nove mesi dell'anno. L'utile netto ha infatti raggiunto i 4,4 miliardi di euro, pur in un momento in cui l'istituto di credito ha portato avanti il suo "distacco" dalla Russia. Nel terzo trimestre 2022 è stata ridotta infatti di circa il 65% (circa 2,3 miliardi di euro) l’esposizione verso la Russia, scesa allo 0,3% dei crediti a clientela complessivi del Gruppo.

Ma questi mesi hanno posto anche altre sfide. Per esempio, Intesa Sanpaolo ha stabilito un contributo economico straordinario di circa 50 milioni di euro alle persone del Gruppo (non dirigenti) per mitigare l’impatto dell’inflazione, proseguendo inoltre anche le molteplici iniziative umanitarie a favore delle persone della controllata Pravex Bank e della popolazione dell’Ucraina.

I numeri del bilancio, alla luce di questi fenomeni, sono ini linea con gli obiettivi del Piano Impresa 2022-2025 di oltre 5 miliardi per l’anno in corso. "Nei primi nove mesi del 2022 la nostra Banca ha affrontato uno scenario straordinariamente complesso - ha commentato il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina -. La grave crisi internazionale causata dal conflitto scatenato dalla Russia in Ucraina, con il notevole incremento dell’inflazione hanno trovato un’economia italiana solida e in grado di reagire. A fronte di qualche rallentamento nel prossimo anno, la prospettiva che vediamo per l’anno successivo è di un chiaro ritorno della crescita".

"Allo stesso tempo - aggiunge - siamo consapevoli di come la crisi energetica e l’aumento del costo della vita stiano causando un notevole peggioramento delle condizioni di vita di molte famiglie, in un contesto sociale già difficile. Per queste ragioni abbiamo stanziato 30 miliardi di euro a favore di imprese e famiglie dando la possibilità di sospendere o rimodulare mutui e prestiti, concedendo erogazioni a tassi agevolati e permettendo rateizzazioni a tasso zero; tutto ciò a conferma del nostro ruolo di riferimento per l'economia reale, grazie al nostro programma di erogazioni a supporto della realizzazione del PNRR per oltre 400 miliardi di euro".

Massimiliano Sciullo

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