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Politica | 26 gennaio 2019, 15:41

Doria, i castelrossesi e le loro proposte all'Amministrazione

Sul piatto, un salone polivalente, i sensi unici, il parco giochi e il sottopasso ferroviario

Doria, i castelrossesi e le loro proposte all'Amministrazione

Sala affollatissima, venerdì scorso, per l'incontro con la popolazione di Castelrosso organizzato da Matteo Doria, vice presidente del Consiglio comunale e residente in frazione, dal consigliere comunale Federico Savino, con il gruppo di lavoro di “Amo Chivasso e le sue frazioni”, la lista civica che ha supportato Doria come candidato a Sindaco nelle scorse Amministrative.

“Proposte per Castelrosso: aiutateci a migliorarle per presentarle all'Amministrazione comunale” il titolo e l'obiettivo della serata, che ha visto due ore di dibattito intenso, con i castelrossesi che hanno partecipato attivamente, discutendo con Matteo Doria le proposte che sono state presentate, portando le proprie opinioni ed i suggerimenti per migliorarle.

La prima proposta è stata illustrata dall'architetto Francesco Vaj, che ha presentato il progetto per un salone polivalente: con 2.400 abitanti e soprattutto con una decina di associazioni molto attive sul territorio, la frazione non ha a disposizione uno spazio pubblico per organizzare feste ed eventi, evitando così i costi di noleggio di strutture mobile. Lo spazio individuato per ospitare l'opera sarebbe il piazzale sterrato a sud di piazza Monsignor Santa, di proprietà comunale. Il progetto, con spazi modulabili a seconda delle diverse necessità e con un'area dedicata per le sedi delle associazioni, dopo le modifiche necessarie per recepire i suggerimenti che i castelrossesi hanno fornito durante la serata, verrà presentato all'Amministrazione comunale.

Secondo tema, quello dell'istituzione di una ZTL oppure di una serie di sensi unici che permettano di ovviare ad alcune criticità presenti nel centro della frazione, dovute principalmente alla conformazione del paese. Secondo le informazioni di Doria, l'Amministrazione comunale avrebbe già predisposto un piano di questo tipo e per questo è necessario che i castelrossesi presentino le loro controproposte: infatti, soltanto chi transita tutti i giorni nelle vie della frazione può fornire indicazioni utili per predisporre un piano valido per modificare la circolazione stradale. I punti critici per la circolazione sono essenzialmente quelli vicini alla zona delle scuole, in particolare via Sant'Antonio e vicolo San Giusppe, e poi via San Tommaso all'intersezione con vicolo Conte Margherio.

Terzo argomento, quello relativo al potenziamento del parco giochi di piazza Monsignor Santa: tre altalene ed uno scivolo sono troppo pochi per soddisfare le esigenze di un centro con la popolazione in costante crescita. Come soluzioni immediate, Doria e il gruppo di lavoro proporranno una piantumazione di nuovi alberi a sud per offrire una maggior ombra all'area e poi l'installazione di nuovi giochi per le diverse fasce di età. Un'ulteriore idea è quella di creare un nuovo parco giochi in stradale Milano, che sia a servizio anche degli abitanti di località Borgo Nuovo e di frazione Torassi.

La parte finale della serata è stato poi dedicato ad un tema molto sentito dai castelrossesi: l'imminente chiusura dei passaggi a livello sulla linea Torino-Milano e la realizzazione delle opere accessorie. Doria ha riassunto la storia del progetto di soppressione dei passaggi a livello sul territorio comunale ed ha segnalato come vi siano evidenti discrepanze fra quanto si prevedeva all'inizio degli interventi e quanto, invece, è stato realizzato ed è avvenuto negli anni. Ora, a fronte delle ultime notizie che volevano imminente la chiusura del passaggio a livello di via San Giovanni e soltanto dopo la realizzazione delle opere accessorie, Doria, sostenuto da tutti i castelrossesi, chiede, invece, che venga rispettato il cronoprogramma previsto dalla convenzione tra RFI e Comune di Chivasso e cioè che prima vengano realizzata la “strada di Castelrosso” (collegamento da via San Giovanni a via Druetti costeggiando la ferrovia e poi il cavalcavia per sbucare su una rotondina su via Casale) e il sottopasso di via Cottolengo e soltanto dopo vengano chiusi i passaggi a livello di via San Giovanni e via San Rocco. Questo per evitare che le 80 famiglie, le imprese e le aziende agricole che si trovano a nord della ferrovia vengano completamente isolate dai servizi che si trovano tutti a sud del paese.

a.s.

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