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Politica | 22 settembre 2022, 07:10

Elezioni, attacco frontale di +Europa al centro-destra piemontese: "Esponenti e candidati filo-Putin"

I capilista Silvja Manzi, Marco Taradash e Riccardo Magi lanciano la sfida a Fratelli d'Italia e Lega mostrando i legami di alcuni elementi di spicco con la Russia

comizio politico

Comizio elettorale da parte dei candidati di +Europa

"Meloni si presenta come atlantista ma esponenti e candidati del centro-destra piemontese rivendicano di essere amici di Putin e del suo modello di Stato": ad attaccare frontalmente Fratelli d'Italia e Lega in particolare sono i capilista di +Europa nei collegi piemontesi alle imminenti elezioni politiche Silvja Manzi, Marco Taradash e Riccardo Magi.

Nel mirino del partito sono finiti, in particolare, il portavoce e candidato di Fratelli d'Italia Fabrizio Comba e l'attuale assessore regionale Maurizio Marrone: "Sia Comba che Marrone - dichiara Manzi - hanno dimostrato una vicinanza strettissima con la Russia e la Bielorussia: il primo, in particolare, ha rapporti mai rinnegati con i filorussi secessionisti del Donbass e con i mercenari combattenti fin dai tempi dell'invasione del 2014, oltre ad aver aperto il consolato farlocco del Donbass in Italia. La Lega, inoltre, ha sottoscritto un accordo tuttora valido e mai rinnegato con il partito di Putin Russia Unita".

Non sono mancate critiche nemmeno al governatore Alberto Cirio e alla candidata del Terzo Polo Daniela Ruffino: "Cirio - prosegue Manzi - ha una foto con il presidente ungherese Orban. Ruffino, quando era vice-presidente della Regione, organizzò invece un evento con l'associazione Piemonte-Russia e con la partecipazione del leghista Savoini e del filosofo Dugin in cui si lodava il modello russo".

A rincarare la dose su Comba ci pensa Magi: "Nonostante abbia annunciato l'abbandono del ruolo - sottolinea - è stato console onorario della Bielorussia almeno fino a giugno di quest'anno: non è possibile che un funzionario di un regime che annienta le opposizioni e tortura i detenuti sia candidato, basterebbe questo per squalificare lui e la sua forza politica dalle elezioni".

L'attenzione si sposta poi sui temi, ma sempre con un occhio di riguardo alle tensioni nazionali e internazionali: "Lega e Fratelli d'Italia - commenta Taradash - sono l'opposto di ciò che è l'Unione Europea, dei suoi valori e delle sue relazioni internazionali, e il voto contrario alla risoluzione che proponeva di interrompere i finanziamenti del Pnrr all'Ungheria perché non è più uno stato di diritto secondo il modello europeo lo dimostra. All'interno di un quadro politico che vede le minacce nucleari di Putin all'occidente, anche in Italia esiste un grave pericolo di involuzione antidemocratica. Per questo abbiamo mantenuto il rapporto con il PD, contro la finzione elettorale del centro-destra".

"L'annuncio della mobilitazione parziale da parte di Putin - conclude Magi - rappresenta un ulteriore salto di qualità nella violazione del diritto internazionale, come segnalato da Draghi mercoledì mattina all'Onu. Le bollette decuplicate che arrivano nelle case degli italiani sono mandate direttamente da Putin: gli avvenimenti della politica internazionale ricadranno sugli italiani e sul tessuto economico rischiando di danneggiare il nostro paese in modo irreparabile".

Marco Berton

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