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Sanità | 01 febbraio 2021, 11:10

L'ospedale di Chivasso senza parcheggi per personale e pazienti, Nursind scrive al sindaco e all'Asl

I posti auto presenti accanto al presidio sono occupati dalle tende militari allestite per l'emergenza sanitaria. Gli altri disponibili sono troppo lontani dall'ingresso principale

Le auto parcheggiate davanti alla rotatoria ed il parcheggio occupato dalle tende militari

Le auto parcheggiate davanti alla rotatoria ed il parcheggio occupato dalle tende militari

Non bastava la crisi sanitaria causata dal Covid. A Chivasso, a mettere in crisi cittadini e operatori sanitari, ci si mette pure la viabilità. I parcheggi per raggiungere la nuova entrata dell'ospedale, situata sul cavalcavia, sono infatti occupati dalle tende militari allestite per ospitare i pazienti a bassa intensità. 

A denunciare la situazione è stato Giuseppe Summa, segretario provinciale di Nursind, che ha anche scritto una lettera al sindaco di Chivasso, Claudio Castello, ed al commissario dell'Asl To4, Luigi Vercellino

"Da quando infatti è stata piazzata la tenda militare ad utilizzo dei pazienti covid, i posti auto a disposizione dei dipendenti e dei cittadini si sono praticamente dimezzati. - esordisce Summa -. Come se non bastasse l'accesso di corso Galileo Ferraris è consentito solo ed esclusivamente per il pronto soccorso e in questo modo i parcheggi limitrofi risultano decisamente distanti rispetto all'ingresso principale".

Capita così di vedere le macchine dei cittadini spesso parcheggiate anche in zone non consentite, come nei pressi della rotatoria, con conseguente disagio per la viabilità. "Per non parlare del fatto che i dipendenti che continuano comunque a pagare un abbonamento annuale senza avere la sicurezza di un posto auto, spesso sono costretti a partire con larghissimo anticipo dalla propria abitazione per poter essere puntuali sul luogo di lavoro - continua -. Comprendiamo che la decisione di collocare la tenda nel parcheggio sia stata dettata da necessità tecniche, ma non è tollerabile sovraccaricare di ulteriore stress chi già da un anno sta affrontando senza sosta questa pandemia".

Il segretario invita a trovare una soluzione. "Ci preoccupa soprattutto il fatto che ad esempio il personale  in pronta disponibilità non possa raggiungere nel minor tempo possibile in caso di urgenza sanitaria, il luogo di lavoro. Siamo disponibili a sederci ad un tavolo e discutere in maniera costruttiva, ma occorre farlo in tempi brevi".  Suggerisce, ad esempio, di consentire ai dipendenti di "parcheggiare gratis nelle zone blu, oppure si trovino altri posti auto dedicati",

Redazione

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