«Quella dei ponti piemontesi è da tempo una vicenda surreale. Oggi la Giunta regionale ha risposto all’Interrogazione urgente con la quale ho chiesto di sapere quali interlocuzioni siano in corso tra il Piemonte e Roma per ottenere la graduatoria degli interventi ammessi. È plausibile che la graduatoria sui ponti ammessi al finanziamento, predisposta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sia ferma al ministero dell’Economia e delle Finanze: in sintesi i 66,1 milioni destinati alla Città Metropolitana di Torino per gli interventi sui ponti ci sono ancora? Tutti? Solo in parte? A questa domanda dai Ministeri romani non arrivano risposte. Purtroppo, però, siamo a fine novembre e diventa quindi indispensabile un’ulteriore proroga del termine oggi fissato al 31 dicembre 2025 per l’aggiudicazione dei lavori. Siamo lieti di apprendere che vi è una “costante azione di monitoraggio e sensibilizzazione nei confronti del ministero” da parte dell’assessorato regionale competente ma è chiaro che il problema sta tutto a Roma e riguarda i ministri Salvini e Giorgetti. Qui in Piemonte, al massimo, possiamo inscenare proteste a cui partecipa anche il Presidente Cirio. Facciamo nostro l’auspicio della Giunta che “gli investimenti progettati possano vedere la luce”, ma la vicenda del Ponte Preti e degli altri ponti piemontesi si è da tempo trasformata in una sceneggiata, una presa in giro per i cittadini e gli amministratori canavesani». E' quanto dichiara il consigliere regionale del Pd Alberto Avetta.
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