(Adnkronos) - “Il cambiamento normativo del settore spaziale italiano”, la legge n.89 del 13 giugno 2025 (Disposizioni per l'economia dello spazio), “è indispensabile. Il cambio di paradigma, con il progressivo ingresso dei privati e delle partnership pubblico privato - non solo in Europa, ma anche in Italia e oltreoceano - richiede un'attività di controllo e regolamentazione che consenta a tutti di poter competere in maniera efficace ed efficiente, evitando sovrastrutture e rendendo snello tutto il sistema”. Così, Teodoro Valente, presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana - Asi, intervenendo oggi a Milano alla seconda edizione degli Stati Generali della Space Economy 2025.
La legge n.89/25 citata da Valente ha l'obiettivo di incentivare l'economia spaziale, promuovere l'innovazione, definire responsabilità e stabilire procedure di autorizzazione per le attività spaziali, affidando all'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) un ruolo chiave di istruttoria tecnica.
Il presidente Valente commenta, poi, le prospettive future dell'economia spaziale: “Sono eccellenti - afferma- basta guardare le stime, note a livello internazionale. L'economia dello spazio, anche in Italia, è un volano di crescita nazionale e internazionale. Dagli ultimi dati a disposizione, si osserva una notevole crescita per quanto riguarda la numerosità degli operatori, gli addetti al settore e il fatturato - spiega - L'Italia è un Paese in grado di presidiare tutti i domini dello spazio: dall'osservazione della Terra, un nostro punto di forza storico, all'accesso allo spazio, alla scienza, all'esplorazione, alle telecomunicazioni e alla navigazione, grazie al nostro ecosistema altamente qualificato e competente, internazionalmente riconosciuto. Questo nostro impegno sarà ribadito nell'ambito della prossima ministeriale, che si terrà a Brema a fine novembre, dell'Agenzia Spaziale Europea”.
In tale contesto, “il ruolo dell'intelligenza artificiale è importante” in particolare “nell’ambito dei sistemi di guida e delle attività di sperimentazione - sottolinea Valente - È un tema rilevante, che ha dei risvolti anche di carattere etico”.
Guardando al futuro del settore, per il presidente Valente c’è bisogno di “formare e intercettare più talenti, soprattutto nelle discipline Stem, che riguardano la scienza, la tecnologia, l'ingegneria e la matematica. Ci stiamo fortemente impegnando come Agenzia, insieme agli altri attori coinvolti, in modo da poter far in modo che le attività conoscitive e di divulgazione possano stimolare gli interessi in grado di far scoccare la scintilla nelle giovani generazioni”, conclude.











