In tanti ieri, giovedì 6 giugno, hanno partecipato alla festa di fine campagna elettorale di Paolo Damiliano, candidato alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno con Forza Italia. Nella sede di piazza Carlo Felice, davanti a una folta platea di persone, Damilano ha voluto ringraziare chi lo ha sostenuto e continuerà a sostenerlo.
"Sono stati quaranta giorni intensi e sono molto soddisfatto del percorso che abbiamo fatto - ha detto Damilano -Molti amici ci hanno aiutato e ci aiuteranno, a iniziare dal Piemonte con il presidente Alberto Cirio, i candidati regionali e tutti i riferimenti territoriali incontrati principalmente in Piemonte, ma anche nelle altre regioni, soprattutto in Liguria. Un grande ringraziamento va al Segretario di Forza Italia Antonio Tajani che ha creduto nella nostra candidatura, una candidatura indipendente, frutto di un’intesa con le nostre liste bellissime. Tra i ricordi più belli c’è senz’altro l’incontro con la sindaca più anziana d’Italia Renza Colombatto. Abbiamo sempre ricevuto, ci tengo a condividerlo, parole di elogio e di stima per Torino Bellissima, Pinerolo Bellissima e Carmagnola Bellissima verso il nostro impegno elettorale, rinnovato con Forza Italia alle elezioni europee. Un passaggio non scontato. Ecco questo significa credere che la politica siamo noi, il nostro presente, ma soprattutto il nostro futuro. Votiamo Forza Italia perché è un voto utile, votiamo perché quello europeo è il voto più importante che siamo chiamati a esprimere, votiamo perché i rappresentanti del futuro europarlamento siano persone pragmatiche che conoscono i veri problemi della vita di tutti i giorni e non siano legati a ideologie astratte, votiamo per poter essere utili alla nostra comunità e contribuire a un futuro migliore per le prossime generazioni.”
"Votare Forza Italia e scrivere Damilano sabato e domenica - è l’appello del candidato forzista - vuol dire scegliere di avere nei prossimi cinque anni un eurodeputato “con la valigia”, impegnato ogni giorno a difendere e promuovere le eccellenze dei nostri territori, là dove si decide concretamente il futuro dei nostri figli e nipoti.”