Una grave carenza di comunicazione tanto che i lavoratori non avrebbero dovuto trovarsi sul posto dove sono stati investiti. E’ quanto emerge dai primi accertamenti sull’incidente ferroviario di Brandizzo.
Disastro ferroviario e omicidio plurimo
Per questo la Procura di Ivrea sta valutando l’ipotesi di dolo eventuale per i reati di disastro ferroviario e omicidio plurimo. Al momento il fascicolo rimane contro ignoti, ma a breve potrebbero esserci le prime iscrizioni nel registro degli indagati.
In particolare, dalle indagini coordinate dal procuratore capo di Ivrea, Gabriella Viglione, sarebbero emerse violazioni così gravi della procedura di sicurezza nel momento immediatamente precedente all’incidente che fanno dire agli investigatori che “l’evento poteva essere evitato se la procedura fosse stata seguita regolarmente”. Più nel dettaglio, gli accertamenti avrebbero evidenziato che in quel momento non ci fosse l’autorizzazione a lavorare, che deve essere fatta per iscritto, benché ci fosse personale proposto a verificare che l’autorizzazione dovesse esserci.
Verifiche fatte con l'ausilio delle telecamere
Dalle verifiche, effettuate anche con l’ausilio delle telecamere di sorveglianza che hanno registrato il momento dell’impatto, gli operai, nel cui comportamento gli investigatori non rilevano alcuna responsabilità, si trovavano sui binari già da qualche minuto, anzi, avevano già svolto operazioni di lavoro vero e proprio, fatto che spinge gli inquirenti a evidenziare che il grave incidente avrebbe potuto essere ancora più grave perché se il lavoro fosse proseguito e il treno fosse qualche minuto dopo, magari dopo la rimozione dei binari, il treno avrebbe potuto deragliare.
Gli accertamenti dei magistrati ora proseguono anche per verificare se è quanto possa essere considerata sicura la procedura complessiva, dunque, anche quella che stava a monte perché, si sottolinea dalla procura “è evidente che quanto accaduto ha reso palese che il meccanismo di garanzia non era sufficiente a tutelare adeguatamente un lavoro così delicato in una sede così pericolosa come è la sede dei binari ferroviari”
Oggi visita di Tino Magni a Brandizzo
Nel pomeriggio di oggi, venerdì 1 settembre, il Presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato della Repubblica Tino Magni si recherà per una visita presso la Stazione ferroviaria di Brandizzo, per portare la solidarietà della Commissione del Senato alle famiglie delle vittime ma, anche, per verificare la dinamica di quanto accaduto.
Nel corso della visita si svolgeranno incontri istituzionali, tra cui quello con il Sindaco di Brandizzo dott. Paolo Bodoni. Il Senatore Magni sarà accompagnato in delegazione politica da Valentina Cera (Consigliera delegata presso la Città Metropolitana di Torino), Alice Ravinale (Capogruppo Sinistra Ecologista presso il Consiglio comunale di Torino) e Roberto Bacchin (Segretario metropolitano di Sinistra Italiana Torino).