Il Prefetto Donato Cafagna ha adottato il provvedimento che estende fino al 31 gennaio 2026 a Torino le zone a vigilanza rafforzata di San Salvario, Barriera di Milano, Aurora, Vanchiglia, piazza Bengasi, giardini Maiocco, piazza Vittorio e Corso Principe Oddone, nonché ad Ivrea, ravvisando che permangono situazioni di degrado urbano e sociale con riflessi sulla tenuta dell’ordine e la sicurezza pubblica e che si rende necessario assicurare un livello più elevato di attenzione attraverso un intervento che associ, alle attività di contrasto specifiche, misure di prevenzione di carattere contingibile ed urgente.
La riunione del Comitato provinciale per l’Ordine
In questo quadro, tenuto anche conto delle reiterate e rinnovate segnalazioni dei cittadini, degli amministratori locali e delle associazioni, è stata sviluppata un’ampia e approfondita analisi in seno alla riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto, con la partecipazione del Questore Paolo Sirna, dei Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, dell’Assessore comunale alla Sicurezza Marco Porcedda, del Sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore e del Direttore del Dipartimento Integrato delle Dipendenze della ASL Città di Torino.
Tutti i numeri su controlli, arresti e allontanamenti
Si è condivisa unanimemente la necessità di mantenere e consolidare, in aggiunta ai servizi ordinari, straordinari e ad alto impatto, il provvedimento prefettizio del divieto di stazionamento e allontanamento con l’obiettivo di garantire ai cittadini migliori condizioni di sicurezza, rafforzandone la reale percezione e contrastando con crescente efficacia le condotte criminose. In questo senso, in attuazione delle precedenti ordinanze, le Forze di Polizia hanno controllato 36.775 persone e hanno adottato l’ordine di allontanamento nei confronti di 429 persone, di cui 160 con pregresse segnalazioni per reati in materia di stupefacenti, 77 con pregresse segnalazioni per reati contro la persona e 91 con pregresse segnalazioni per reati contro il patrimonio, cioè per quei fenomeni che continuano a riproporsi nelle zone di Torino oggetto del dispositivo.
Sulle altre zone sensibili, non rientranti nell’ordinanza, prosegue e si rafforza l’attività di contrasto dei reati, come testimonia l’operazione coordinata condotta nella notte dai Carabinieri a Parco Sempione con 29 persone controllate, 2 arresti per spaccio e 5 denunce.
A Ivrea fari puntati su stazione e Movicentro
Ad Ivrea, invece, nelle aree della Stazione ferroviaria e del Movicentro negli ultimi tre mesi, sono state 3583 le persone controllate, di cui 57 destinatarie di ordine di allontanamento, 21 per pregresse segnalazioni per reati in materia di stupefacenti, 10 per reati contro la persona e 19 per reati contro il patrimonio.
In un’ottica di approccio multidisciplinare alla prevenzione dei reati, il Direttore del Dipartimento Integrato delle Dipendenze della ASL Città di Torino ha assicurato che proseguiranno gli interventi a favore dei tossicodipendenti più marginali, nelle aree a vigilanza rafforzata, interessate dallo spaccio. Si è condiviso di intensificarne la frequenza e la capillarità territoriale, in quanto essenziali in una prospettiva di prevenzione delle tossicodipendenze, che registrano la prevalenza del consumo di crack e rappresentano uno dei fattori più evidenti di degrado urbano e di disagio sociale.
Attnzione specifica nelle ore serali e notturne
L’ordinanza prefettizia orienta un’attenzione specifica, in particolare nelle ore serali e notturne, sugli esercizi commerciali che somministrano bevande alcoliche, favorendo assembramenti di persone nelle aree indicate e creando turbativa per la sicurezza pubblica. In questa direzione i controlli della Polizia Locale di Torino hanno consentito di rilevare circa 400 violazioni con relative sanzioni amministrative. Analogamente la Guardia di Finanza ha dato corso negli ultimi quattro mesi a 62 interventi in materia fiscale e di contrasto al lavoro nero, agli stupefacenti e alla contraffazione.
Sul tema delle cosiddette “spaccate” continua l’impegno delle Forze di Polizia finalizzato ad individuare i responsabili. Solo negli ultimi tre mesi la Polizia di Stato e i Carabinieri hanno effettuato 23 arresti di soggetti, per lo più appartenenti a contesti di marginalità urbana e collegati al consumo di stupefacenti.
Spaccate e l'ausilio di sistemi di video-teleallarme
Parallelamente proseguono gli incontri con gli operatori economici nei tavoli circoscrizionali per potenziare l’azione di controllo e prevenzione degli organi di Polizia e migliorare le dotazioni di video-teleallarme e di difesa passiva degli esercizi commerciali, tramite una più stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine e anche attraverso la possibilità da parte di Regione, Camera di Commercio e degli Enti locali di favorire investimenti in tal senso.















