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Politica | 21 febbraio 2022, 13:02

Consiglio regionale aperto sul clima, Cirio: "Una sfida di portata mondiale". Allasia: "Fare sinergia per trovare soluzioni"

L'assessore Marnati: "Abbiamo già avviato azioni concrete. Gli effetti? Nel medio e lungo periodo". Gli Extinction Rebellion: "Il governo informi i cittadini sulla situazione reale, è a rischio il futuro della nostra specie"

Il flashmob di protesta di ieri in piazza Vittorio degli Extinction Rebellion

Il flashmob di protesta di ieri in piazza Vittorio degli Extinction Rebellion

"Il cambiamento climatico è una sfida di portata mondiale, che mostra i propri effetti e impatti anche sul nostro territorio". Il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha accolto così i ragazzi di Fridays for Future, di Extinction Rebellion e di tutte le associazioni ambientaliste che da stamattina stanno partecipando - collegate in videoconferenza con istituzioni, sindacati, atenei - al Consiglio regionale aperto sul Clima [LEGGI QUI], in particolare per discutere di due temi: l'emergenza ecoclimatica e la riduzione delle emissioni entro il 2030.

"Investire sul verde - ha spiegato Cirio - rappresenta sicuramente solo una parte dell’azione necessaria per contribuire alla mitigazione del fenomeno del Cambiamento Climatico, ma rappresenta un investimento che consente di migliorare la qualità del nostro territorio su tanti altri aspetti dati i tanti servizi ecosistemici forniti dalla componente verde".

Ad aprire la seduta, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia, che ha spiegato: "La gravità della situazione ambientale è infatti sotto i nostri occhi. Siamo chiamati a dare il nostro contributo nella consapevolezza che esso potrà produrre i suoi frutti solamente se misure di rispetto dell’ambiente e della riduzione delle emissioni clima alteranti verranno prese da tutti gli attori in campo, che dovranno fare sinergia nel trovare soluzioni efficaci e non più procastinabili per il futuro del nostro pianeta".

Delle azioni già messe in campo dalla Regione Piemonte ha parlato l'assessore Matteo Marnati: "Abbiamo avviato azioni concrete i cui effetti si vedranno nel medio e lungo termine", ha detto. "Abbiamo messo mano alla riforma alla legge sui rifiuti che spinge su bioeconomia ed economia circolare, approvato il piano tutela delle acque, il nuovo piano energetico regionale, aderito al progetto Urban forestry (progetti di ripresa e resilienza che metteranno a disposizione 500 milioni di euro per l’ambiente), aderito alla strategia dell’idrogeno di cui siamo capofila a livello europeo, promosso il patto dei sindaci per la transizione energetica, avviato la strategia di sviluppo sostenibile, lavorato al Piano Energetico Ambientale regionale, costruiremo l’Osservatorio regionale sul Cambiamento Climatico".

Dopo i politici, sono intervenuti nel dibattito i rappresentanti delle associazioni, istituzioni, atenei, sindacati, che hanno illustrato dati, fatto richieste, presentato istanze.

Per Ruggero Reina di Extinction Rebellion, "questo appuntamento rappresenta un fallimento, in cui si ridiscute della emergenza deliberata dallo stesso Consiglio due anni fa. Nel frattempo cosa è successo?". Ruggero, che negli ultimi 8 giorni ha fatto uno sciopero della fame proprio per chiedere questo Consiglio aperto. "Per far sentire la loro voce, i cittadini hanno necessità di dati. E’ necessario che il governo informi tutti i cittadini sulla situazione reale, è a rischio il futuro della nostra specie”. Reina ha proposto la costituzione di assemblee di cittadini deliberative.

Il senso della proposta è stato spiegato da Rodolfo Lewanski, un ex professore universitario. "Si tratta di assemblee di cittadini che soppesano le diverse ipotesi in campo, e sono scelti a sorteggio su un campione rappresentativo dei diversi strati sociali".

Luca Sardo, coordinatore di Friday for future, ha sostenuto che le difficoltà che si hanno nel far assumere alla politica un impegno prioritario sul clima sono dovute a due atteggiamenti: "In molti c’è un negazionismo, non si vuole riconoscere che l’emergenza climatica è conseguenza dell’inquinamento dell’uomo. In altri c’è il tentativo di scaricare su altri, la Cina e l’India, la responsabilità dell’inquinamento. La responsabilità è invece anche del mondo occidentale".

"L’obiettivo della Commissione europea, attraverso l’approvazione del Green Deal - ha sottolineato Tiziana Beghin, parlamentare europea - è quello di rendere l’Europa il primo continente climaticamente neutro. Rispetto al passato c’è un approccio più costruttivo ma non ancora abbastanza veloce". Per la senatrice Virginia Tiraboschi, si tratta di un argomento di importanza costituzionale perché riguarda risvolti di carattere socioeconomico, "non a caso  è  trasversale a molti ministeri".

Particolarmente forti gli interventi di Luca Mercalli e Roberto Mezzalama. Il noto meteorologo ha chiesto alla Regione di "avere il coraggio di fermare i processi perniciosi per l'ambiente". "Serve - ha detto Mercalli - una legge contro il consumo di suolo, accelerare sugli ecobonus, investire sui parchi regionali, riflettere sulle grandi opere". Mezzalama, del Comitato Torino Respira, è invece andato all'attacco: "La tutela dell'ambiente - ha detto - non è mai stata la massima priorità per la Regione. Mancano dati affidabili sulle emissioni e delle politiche adeguate. Smettetela di fare appello ai giovani, tocca al Consiglio prendersi le responsabilità davanti a cittadini".

Arpa Piemonte e Legambiente hanno snocciolato qualche dato. Sono poi intervenuti i sindacati Cgil, Cisl e Uil. E tutte le sigle economiche, tra cui Cna, Confcommercio, Coldiretti e Confagricoltura, Edisu. "La riduzione dei gas serra e la lotta ai cambiamenti climatici è una sfida che gli agricoltori stanno affrontando con impegno", il commento del presidente di Confagricoltura PiemonteEnrico Allasia"perché l'aumento della concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera impatta in modo rilevante sull'attività del settore primario.  Siamo convinti di poter svolgere un ruolo chiave in questo contesto  contribuendo a ridurre le emissioni e implementando tecniche e pratiche agricole".

Infine, spazio ai politici, con le considerazioni dei consiglieri regionali.

Daniele Angi

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