Una pizza o una fetta di torta per addolcire la pausa di un massacrante turno di lavoro, un bigliettino per trovare la forza di andare avanti nonostante i rischi corsi e una donazione nella speranza che una ogni piccola rinuncia serva ad acquistare un macchinario o dispositivi di protezione individuale. Nel pieno dell’emergenza Coronavirus, Torino si stringe attorno ai suoi medici.
Si moltiplicano di ora in ora le iniziative di solidarietà e gratitudine verso dottori, infermieri e operatori sanitari coinvolti in prima linea nella battaglia contro il Covid-19. Se solo qualche giorno fa in migliaia erano usciti sui balconi per omaggiare i medici con un lungo e commovente applauso, sono tanti i cittadini o i negozianti che nelle ultime ore hanno deciso di dare una mano.
Come in una trincea, ci si sostiene e ci si aiuta a vicenda. A Torino una nota pizzeria ha lanciato l’iniziativa “Pizza Sospesa” da consegnare negli ospedali della città, al Pronto Soccorso dell’ospedale San Lorenzo di Carmagnola solo qualche giorno fa sono arrivate 14 pizze e un vassoio di salatini misti. Qualcuno sorride, altri si commuovono. Sui social le donazioni e gli appelli a contribuire non si contano più c’è chi ha scelto di devolvere il montepremi del fantacalcio agli ospedali, chi per il compleanno chiede di sostenere un presidio sanitario piuttosto che un altro. I beneficiari sono svariati: Amedeo di Savoia, Molinette, San Giovanni Bosco, ma anche i presidi sanitari della provincia, ormai tutti coinvolti nell'emergenza.
“Siete angeli, grazie” si legge su una raccolta fondi promossa sui social. Tutti si sono resi conto delle difficoltà logistiche e personali vissute dal personale sanitario, le cui divise e protezioni iniziano ormai a scarseggiare. La speranza è che una pizza, una torta o una donazione possano dare loro non solo un aiuto concreto, ma anche morale. Perché in fondo, a lottare ogni giorno con il Coronavirus ci sono loro: medici e infermieri.