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Ultim'ora | 01 ottobre 2025, 17:43

Flotilla: "Navi militari israeliane hanno iniziato abbordaggio". Tajani: "Italiani saranno portati al porto di Ashdod e poi espulsi"

Flotilla: "Navi militari israeliane hanno iniziato abbordaggio". Tajani: "Italiani saranno portati al porto di Ashdod e poi espulsi"

(Adnkronos) - “Le navi militari dell’Iof hanno cominciato le procedure per intercettare le barche della Global Sumud Flotilla in acque internazionali. Restate vigili. Non lasciamoli soli. Ora tocca all’equipaggio di terra fare la sua parte”. Così, in un post su Facebook, la portavoce della delegazione italiana della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia. 

"Abbiamo dato mandato al nostro consolato di dare assistenza a tutti gli italiani che verranno portati probabilmente al porto di Ashdod e poi verranno espulsi, credo che ci sarà un volo che li riporterà in Italia", ha detto al Tg1 il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Abbiamo parlato con il governo di Israele affinché non ci fossero azioni violente e mi è stato assicurato. Anche i portavoce della Flotilla - ha aggiunto Tajani - ci hanno detto che avranno un atteggiamento assolutamente gandhiano, non reagiranno di fronte all'abbordaggio".  

"Non lo chiamerei attacco, lo chiamerei blocco. Mi auguro che tutto avvenga con calma, con razionalità, senza che ci sia nessun problema. Mi auguro che tutto avvenga con calma e razionalità. Le barche sono circondate e dovrebbero essere portate nel porto di Ashdod, dove poi ogni nazione si attiverà per verificare come far rientrare i propri connazionali. L'importante è che quello che accadrà nelle prossime ore avvenga senza violenza, senza alcun rischio. Sono preparati sia gli equipaggi e le persone che sono a bordo che le autorità israeliane. Aspettiamo la fine di questa cosa", ha dichiarato al Tg1 il ministro della Difesa, Guido Crosetto. 

 

 

Il ministero della Difesa di Ankara, senza precisare i motivi dell'intervento ha annunciato che 11 persone, tra cui tre cittadini turchi, sono state evacuate dalla Flotilla dalle forze turche. "Nell'ambito delle attività di assistenza umanitaria condotte nel Mediterraneo orientale, finora 11 persone, tra cui tre cittadini turchi, che avevano richiesto aiuto sono state evacuate a terra dalle nostre forze navali", si legge nella nota citata dall'agenzia di stampa Anadolu. 

La premier Giorgia Meloni ha parlato al suo arrivo a Palazzo Christiansborg, sede del Consiglio europeo informale di Copenaghen. "La cosa più importante è il sostegno europeo a un piano di pace sul quale c'è stata un'adesione amplissima dai Paesi arabi ai Paesi europei. Aspettiamo la risposta di Hamas. In questa fase, in un equilibrio estremamente delicato e di fronte a una possibilità che sarebbe storica, insistere in un'iniziativa che ha margini di pericolosità e irresponsabilità, continuo a non capirlo", ha affermato la presidente del Consiglio riguardo alla Flotilla. 

"Penso che dopo gli appelli che sono stati fatti dal presidente Mattarella e da altri leader europei, il rischio di un'iniziativa che diceva di nascere per una questione umanitaria - e poi si è scoperto che era per forzare un blocco navale - assume dei contorni che sono incredibili", ha detto Meloni.  

Quella di queste ore "è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare la responsabilità e attendere mentre c'è un negoziato di pace è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze del popolo palestinese. Ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità...", ha dichiarato la premier. 

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar si è rivolto direttamente alla Global Sumud Flotilla. Sa'ar ha sottolineato che ''anche la Spagna ha chiesto di non proseguire'' la missione, aggiungendo che ''da ogni parte chiedono che questa provocazione di Hamas-Sumud cessi''. Rilanciando l'appello diffuso dal ministero degli Esteri italiano e greco, di ''accettare l'offerta del Patriarcato Latino di Gerusalemme di consegnare in sicurezza gli aiuti destinati alla solidarietà con i bambini, le donne e gli uomini di Gaza", Sa'ar ha detto che come israeliani ''ci uniamo a questi appelli e ribadiamo: non è troppo tardi''. 

''Vi preghiamo di trasferire pacificamente a Gaza tutti gli aiuti di cui disponete attraverso il porto di Cipro, il porto turistico di Ashkelon o qualsiasi altro porto della regione'', ha aggiunto Sa'ar. 

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

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