“Il mondo è un palcoscenico, siamo tutti attori”: ispirandosi a questa citazione shakespeariana, ecco “La Commedia Umana”, la mostra di Stefano Galli patrocinata dalla Città di Chivasso, in programma dal 20 al 28 settembre a Palazzo Einaudi (Lungo Piazza D’Armi 6).
Non una semplice personale, ma un viaggio tra i pregi e i difetti dell’uomo. Una raccolta antologica di acrilici su tela e disegni a tecnica mista che attraversa tutto il suo percorso artistico.
Sabato 20 settembre, alle 18, l’inaugurazione. Poi apertura tutti i giorni, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, con ingresso libero.
In onore a Chivasso, Galli ha realizzato appositamente 3 quadri inediti che ne raffigurano suoi scorci caratteristici, ma sempre visti attraverso il suo personalissimo occhio d’artista. Un modo per dire grazie alla Città e all’Amministrazione Comunale per averlo voluto qui ad esporre, invitandolo a fare questa mostra.
Nato nel 1950 a Falconara Marittima, cresciuto culturalmente a Milano, non vede divisioni fra i principi fondamentali del design industriale e civile con quello puramente artistico. Considera la sua formazione ingegneristica complementare a quella artistica.
Stefano Galli è un narratore moderno, un artista che utilizza il linguaggio della pittura per presentare una fusione dinamica di narrazioni viste attraverso la lente dell’arte. Il suo sguardo è tagliente, ironico. Le sue opere sono popolate di personaggi e ambienti visti dall’alto, con colori forti, e prospettive alterate che generano molteplici punti di vista. Un linguaggio visivo che il critico Philippe Daverio ha definito “Meta-Reale”. Innegabile l’impronta fumettistica e immediato è il legame con il Futurismo, la Metafisica, il Surrealismo e con altre espressioni pittoriche della prima metà del Novecento.
La sua visione artistica trascende la mera rappresentazione visiva, addentrandosi nel regno della composizione narrativa. I temi fungono da impalcatura su cui costruisce percorsi narrativi, spesso intrecciando storie con immagini.
“Come ogni artista mi porto dietro sensazioni, immagini, emozioni e insegnamenti. Vive in me il bisogno di narrare, inducendo altri a farlo, per riscoprire il buon disegno; un didascalismo descrittivo dei difetti e dei pregi di quel mondo che non è altro che una commedia” spiega.
Galli è un artista attualmente, attivamente, presente all’interno del mercato dell’arte, i cui quadri trovano casa in numerose collezioni in tutta Italia e all’estero (Svizzera, Francia, Belgio, Germania, Inghilterra, Spagna, Russia, Emirati Arabi Uniti).
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