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Attualità | 09 giugno 2024, 18:20

Quasi la metà dei torinesi segue una dieta, ma in pochi si affidano ad uno specialista

I risultati dello studio condotto dall'Osservatorio Sanità di Unisalute insieme a Nomisma evidenziano come una persona su quattro considera la dieta anche uno strumento di prevenzione. Più di sette torinesi su dieci mangiano quasi esclusivamente cibo cucinato in casa

Quasi la metà dei torinesi segue una dieta, ma pochi si affidano a uno specialista

Quasi la metà dei torinesi segue una dieta, ma pochi si affidano a uno specialista

Il buon cibo è da sempre parte della cultura italiana, con la nostra cucina che è una delle più apprezzate in tutto il mondo. Ma mangiar bene è anche una questione di salute, oltre che di gusto: quanto ne sono consapevoli i torinesi? E come si comportano rispetto alle loro scelte alimentari? Su questo argomento si concentra l’ultima indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, che insieme a Nomisma ha interrogato gli abitanti del capoluogo piemontese in merito al loro rapporto col cibo.

In aumento i torinesi che seguono una dieta

La prima notizia è che sempre più torinesi dichiarano di seguire una dieta o un regime alimentare controllato: se nella rilevazione effettuata nel 2021 erano il 37%, oggi il dato è salito a quasi uno su due (44%). Questa percentuale è composta però solo per il 17% da chi si è affidato a uno specialista, come un dietologo o un nutrizionista, nonostante il 57% degli intervistati si dichiari interessato a farsi seguire da un professionista dell’alimentazione. Molti optano ancora per il “fai-da-te” o per il consiglio di amici e parenti (17%), mentre nel resto dei casi uno specifico tipo di alimentazione è stato suggerito dal medico di base (4%) o da un personal trainer (6%).

Le motivazioni di questa scelta

Ma perché seguire una dieta? La motivazione più spesso citata è il sentirsi bene con se stessi (46%), insieme al volersi mantenere in forma e curare il proprio aspetto fisico (45%). In secondo piano, ma comunque importanti, ci sono le questioni legate alla salute: da chi vuole risolvere un problema di sovrappeso o obesità (30%), a chi cerca di fare prevenzione rispetto a malattie e altri disturbi (28%), o anche chi ha dovuto cambiare il proprio regime alimentare dopo aver riscontrato dei valori fuori norma nelle analisi del sangue (19%).

L'importanza di mangiare in modo sano

In ogni caso, che sia a dieta o meno, a Torino quasi un intervistato su due (46%) dice di aver mangiato in modo più sano ed equilibrato nell’ultimo anno, e il 48% ritiene le buone abitudini alimentari un aspetto fondamentale della propria salute. La dieta mediterranea risulta molto diffusa, con il 40% che la indica come lo stile alimentare più simile al proprio. Seguono, a una certa distanza, le alimentazioni personalizzate in base alle proprie esigenze specifiche (12%) e le diete iperproteiche (11%). Si descrive invece come vegano vegetariano il 5% degli intervistati.

Meglio il cibo cucinato in casa

Nonostante i ritmi di vita sempre più frenetici, oltre sette torinesi su dieci (72%) rivelano infine di mangiare cibo cucinato in casa in tutti i pasti o quasi. Uno su tre (33%) consuma anche cibi pronti o da riscaldare almeno 2 o 3 volte alla settimana, mentre solo l’11% dichiara di utilizzare almeno 2 o 3 volte a settimana i servizi di takeaway o delivery.

Massimo De Marzi

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