Il buon cibo è da sempre parte della cultura italiana, con la nostra cucina che è una delle più apprezzate in tutto il mondo. Ma mangiar bene è anche una questione di salute, oltre che di gusto: quanto ne sono consapevoli i torinesi? E come si comportano rispetto alle loro scelte alimentari? Su questo argomento si concentra l’ultima indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, che insieme a Nomisma ha interrogato gli abitanti del capoluogo piemontese in merito al loro rapporto col cibo.
In aumento i torinesi che seguono una dieta
La prima notizia è che sempre più torinesi dichiarano di seguire una dieta o un regime alimentare controllato: se nella rilevazione effettuata nel 2021 erano il 37%, oggi il dato è salito a quasi uno su due (44%). Questa percentuale è composta però solo per il 17% da chi si è affidato a uno specialista, come un dietologo o un nutrizionista, nonostante il 57% degli intervistati si dichiari interessato a farsi seguire da un professionista dell’alimentazione. Molti optano ancora per il “fai-da-te” o per il consiglio di amici e parenti (17%), mentre nel resto dei casi uno specifico tipo di alimentazione è stato suggerito dal medico di base (4%) o da un personal trainer (6%).
Le motivazioni di questa scelta
Ma perché seguire una dieta? La motivazione più spesso citata è il sentirsi bene con se stessi (46%), insieme al volersi mantenere in forma e curare il proprio aspetto fisico (45%). In secondo piano, ma comunque importanti, ci sono le questioni legate alla salute: da chi vuole risolvere un problema di sovrappeso o obesità (30%), a chi cerca di fare prevenzione rispetto a malattie e altri disturbi (28%), o anche chi ha dovuto cambiare il proprio regime alimentare dopo aver riscontrato dei valori fuori norma nelle analisi del sangue (19%).
L'importanza di mangiare in modo sano
In ogni caso, che sia a dieta o meno, a Torino quasi un intervistato su due (46%) dice di aver mangiato in modo più sano ed equilibrato nell’ultimo anno, e il 48% ritiene le buone abitudini alimentari un aspetto fondamentale della propria salute. La dieta mediterranea risulta molto diffusa, con il 40% che la indica come lo stile alimentare più simile al proprio. Seguono, a una certa distanza, le alimentazioni personalizzate in base alle proprie esigenze specifiche (12%) e le diete iperproteiche (11%). Si descrive invece come vegano o vegetariano il 5% degli intervistati.
Meglio il cibo cucinato in casa
Nonostante i ritmi di vita sempre più frenetici, oltre sette torinesi su dieci (72%) rivelano infine di mangiare cibo cucinato in casa in tutti i pasti o quasi. Uno su tre (33%) consuma anche cibi pronti o da riscaldare almeno 2 o 3 volte alla settimana, mentre solo l’11% dichiara di utilizzare almeno 2 o 3 volte a settimana i servizi di takeaway o delivery.