"I mercati del Piemonte vanno valorizzati: sono unici e abbiamo la necessità di riqualificarli. L'attuale legge regionale può essere migliorata, perché i paletti messi sui mercati storici danno troppa libertà ai Comuni". È questa una delle proposte messe sul tavolo dalla candidata del centrosinistra alle Regionali Gianna Pentenero, che questo pomeriggio in piazzetta Emanuele Filiberto ha incontrato Confesercenti Torino e provincia.
In un clima rilassato, quasi da vacanza parigina, l'esponente del Pd ha cercato di rispondere punto su punto alle richieste della categoria all'ultimo confronto della campagna elettorale prima del voto delle Regionali di sabato e domenica 8-9 giugno.
I numeri
Tante le richieste del mondo del settore, che in Piemonte ha numeri importanti. "Il mondo del commercio e del turismo - ha osservato il Presidente di Confesercenti di Torino e provincia Giancarlo Banchieri - nella nostra regione rappresenta circa il 30% delle imprese e il 25% degli addetti: è un settore che vive un forte momento di difficoltà".
"Saldi, negozi schiacciati da grandi catene"
Promossi dalla categoria i Distretti del Commercio, che si si inseriscono nel tessuto "piemontese in modo intelligente", anche se la richiesta per il futuro è che i "manager vengano confermati".
"Sta venendo meno - ha aggiunto Banchieri - la funzione dei saldi: i negozi sono schiacciati dalla concorrenza delle grandi catene, che mascherano le offerte con sconti. Le svendite sono poi fatte sempre prima: chiediamo siano spostate in là nel tempo".
Fondo regionale per i cantieri
Altro tema, la spada di Damocle della Bolkestein che pende sulla testa degli ambulanti ed in parallelo l'obbligo di dover cambiare i vecchi furgoni. Per i cantieri, Confesercenti chiede di istituire un fondo regionale che "aiuti davvero le aziende, portandole a traguardare i lavori".
Istanze raccolte da Pentenero, che ha sottolineato come serva un rapporto "tra Regione ed enti locali: bisogna dare gli indirizzi necessari perché il territorio possa programmare".
"Abbiamo sperimentato - ha aggiunto - i Distretti del Commercio: dobbiamo dare continuità, anche alle figure di riferimento, rincorrendo ai fondi europei".
"Rivedere la legge sulla GDO"
Per Pentenero serve poi "rivedere la legge sulla GDO, che ha prodotto un mercato che non ha più sostenibilità. La nuova norma dovrebbe viaggiare di pari passo con nuova legge di pianificazione urbanistica: quella attuale non è più in grado di registrare le differenze di un territorio eterogeneo come Piemonte".