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Economia e lavoro | 05 marzo 2024, 18:10

Sanità, c'è l'accordo: assunti anche gli specializzandi per gli ospedali nei luoghi più lontani. Con bonus economici

La Regione apre un bando per due anni: 5 milioni per gli studenti universitari che vorranno fare il percorso nelle strutture periferiche: "Ci sarà un premio economico fino a 800 euro"

Sanità, c'è l'accordo: assunti anche gli specializzandi per i servizi nei luoghi più lontani

Sanità, c'è l'accordo: assunti anche gli specializzandi per i servizi nei luoghi più lontani

Svolta per il servizio sanitario piemontese e ricetta per un possibile taglio dei tempi di attesa, soprattutto per le aree meno servite e più isolate. L'Osservatorio Sanità della Regione, infatti, è stato la cornice dell'accordo con il mondo universitario per l'assunzione degli specializzandi.

A far base dalla scuola di specialità (Città della Salute di Torino, Maggiore della Carità di Novara e San Luigi di Orbassano), sarà forfettizzato un contributo netto sotto forma di rimborso spese. Ma conterà anche il tipo di specialità che la nuova leva sta seguendo.

Fino a 800 euro in più 

"Questo accordo fa si che uno specializzando che sceglie di andare in aree più difficili ottiene fino a 700-800 euro in più rispetto alla paga di base" dice il governatore del Piemonte, Alberto Cirio. "Faremo un bando, spiegando l'occasione di questo bando per chi volesse fare la propria specialità in determinati strutture. Ogni candidatura sarà accolta e inoltrata agli atenei".

La firma dell'accordo ha visto la presenza anche dell’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi,  dei rettori dell’Università di Torino, Stefano Geuna e dell’Università del Piemonte Orientale Gian Carlo Avanzi, il direttore della Sanità Antonino Sottile, il consulente strategico della Regione Pietro Presti, insieme a Fp-Cgil, CISL-Fp, Uil-Fpl, Fials, Nursind, Nursing Up. E poi, in rappresentanza di infermieri, oss, tecnici e amministrativi e i sindacati della dirigenza medica Anaao, Cimo, Fassid, Fvm, Aaroi Emac, Anpo, Fesmed, Cigl medici, Cisl medici e Uil medici, oltre ad Azienda zero e alle aziende sanitarie regionali. 

Stanziati 5 milioni

Stanziati 5 milioni di euro per il 2024 "e se ne mancano, ne aggiungeremo altri. Perché ci permette di tenere aperti servizi che altrimenti non riusciremo a garantire", dice ancora Cirio. La misura, di natura emergenziale, avrà due anni di durata. E gli specializzandi potranno rimanere in servizio per 18 mesi, limite massimo al di fuori del percorso formativo.

"A fine percorso - dice il rettore di UniTo, Stefano Geuna - ci sarà speriamo la possibilità per chi ha compiuto questa scelta di rimanere nelle strutture periferiche, così da avere candidati di alto livello".

Sono considerati ospedali di fascia 1, con alta priorità, dove si registrano le più alte necessita di medici: ASLCN1, ASLCN2, ASL NO, ASL VCO, ASL VC, ASL BI. ASL AL, ASL AT, ASL TO4, ASL TO5. E ospedali di fascia 2, con media priorità, ASL Città di Torino, ASL TO3, AO Ordine Mauriziano di Torino, AO SS.Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria, AO S.Croce e Carle di Cuneo. 

Sono state individuate anche 16 specialità di fascia 1 ad alta priorità: allergologia e immunologia clinica, anatomia patologica, anestesia rianimazione terapia intensiva e del dolore, malattie dell’apparato cardiovascolare, dermatologia e venereologia, malattie dell’apparato digerente, ginecologia e ostetricia, medicina di emergenza urgenza, medicina interna, medicina legale, neurologia, oftalmologia, oncologia medica, ortopedia e traumatologia, pediatria, radiodiagnostica. Altre 29 specialità sono state inserite in fascia 2 a media priorità: audiologia e foniatria, cardiochirurgia, chirurgia generale, chirurgia maxillo facciale, chirurgia toracica, chirurgia vascolare, ematologia, endocrinologia e malattie del ricambio, genetica medica, geriatria,  igiene e medicina preventiva, malattie infettive, malattie dell’apparato respiratorio, medicina fisica e riabilitativa, medicina del lavoro, medicina dello sport, medicina nucleare, microbiologia e virologia, nefrologia, neurochirurgia, neuropsichiatria infantile, otorinolaringoiatria, patologia clinica, psichiatria, radioterapia, reumatologia, scienza dell’alimentazione, statistica sanitaria e biometria e urologia.

Bene anche gli infermieri 

Sempre in termini di occupazione e assunzioni, da inizio 2023, sul fronte infermieri, "il saldo è positivo e porta a 745 persone in più assunte nella Sanità piemontese oltre il turn over", dice ancora Cirio.

Più in generale, dall’ultimo aggiornamento disponibile risulta che, al 31 gennaio 2024, lavorano nella sanità piemontese 915 profesionisti in più rispetto a gennaio 2023, di cui 750 personale del comparto e 149 dirigenza medica e 16 dirigenza amministrativa. Per quanto riguarda il personale del comparto questi numeri sono comprensivi di contratti a tempo indeterminato e determinato: le procedure concorsuali attualmente in essere consentiranno alle aziende sanitarie di contrattualizzare a tempo indeterminato. In particolare l’11 marzo inizieranno le prove orali, per 2113 idonei, del concorso per titoli ed esami, indetto da Azienda Zero, per 226  infermieri da assumere subito a tempo indeterminato, con possibilità di scorrimento di ulteriori posti in graduatoria.

Massimiliano Sciullo

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