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Economia e lavoro | 19 febbraio 2024, 12:15

Torino: presentato il libro di Fabrizio Odetto “Il contr’uno remix o della servitù volontaria”

Al centro del dibattito, la libertà, il bene più prezioso a cui ognuno dovrebbe aspirare

Testi e foto di Toni Spagone

Testi e foto di Toni Spagone

Si è svolta il 16 febbraio la presentazione del libro, con audiolibro annesso, “Il contr’uno remix o della servitù volontaria” evento ospite del Circolo dei Lettori di via Bogino, 9 a Torino.

Sono intervenuti Rossella Barresi in rappresentanza di Lisianthus, casa editrice del libro, Riccardo Cristiani, storico e medievalista emozionale, e l’autore Fabrizio Odetto.

I partecipanti sono stati accolti da una proiezione di quadri, fotografie artistiche e installazioni di vari artisti sul tema della tirannia e della libertà. La proiezione è un estratto dal progetto curato da Leoni Art Project che richiama una moltitudine di scultori, pittori e fotografi visionari da tutto il mondo nel nome dell’arte e del messaggio di libertà che vuole comunicare. 

Il primo intervento è stato quello di Rossella Barresi che ha introdotto e riassunto la nascita della casa editrice, collocandola all’interno del panorama editoriale italiano. I “manoscritti” da loro scelti e poi pubblicati hanno ognuno una particolarità e un comune denominatore, ovvero possedere effettivamente un messaggio da poter trasmettere al lettore. Barresi ha proseguito nella descrizione affermando: “Oggi, purtroppo, in Italia ci sono più scrittori che lettori e in questo panorama bisogna effettivamente distinguersi offrendo prodotti librari di alta qualità grafica e dialettica”.

Concludendo il suo intervento, ha passato la parola allo storico Riccardo Cristiani il quale ha introdotto il libro “Il contr’uno remix o della servitù volontaria” narrando il periodo storico in cui è stato scritto dal giovane filosofo francese Étienne de La Boétie. La narrazione dei fatti accaduti durante il XVI secolo e i secoli a seguire hanno svelato che il testo originale non solo era riuscito a individuare il modo piramidale in cui il tiranno potesse esercitare potere sui popoli in quell’epoca, ma anche il meccanismo, sempre lo stesso, della figura a cui i popoli stessi davano potere. Un fattore determinante e comune nei secoli si è rivelato essere quello di incutere terrore per poter soggiogare i popoli in tutte le epoche. 

A seguire si è aperto il dialogo tra l’autore, Fabrizio Odetto, e il moderatore Riccardo Cristiani. Odetto ha spiegato le ragioni di questa sua nuova traduzione e interpretazione dal testo ripreso nell’Ottocento da Fanfani. Dopo tre passaggi letti e interpretati magistralmente da Fabrizio Odetto, di professione attore e doppiatore, è iniziato il dibattito con gli intervenuti. In ultimo, la conclusione della presentazione ha messo in luce una verità e soprattutto ha fatto emergere una vera domanda: “oggi siamo liberi o crediamo solo di esserlo?”

 

Testi e foto di Toni Spagone

C.S.

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