Dalla neve alla coda per il check in, ancora con gli scarponi ai piedi. O quasi. È questa una delle novità annunciate oggi dalla Regione, in occasione del primo giorno di lavoro di Connect Aviation, la fiera ospitata al Lingotto e dedicata al trasporto aereo.
Pazienza fino al 2026
Bisognerà attendere il 2026, quando grazie ai fondi Pnrr Porta Susa e Porta Nuova potranno sfruttare il collegamento che permetterà alla linea Sfm3 di attraversare il nodo cittadino e, arrivando dalla Valsusa e dalle Valli olimpiche, proseguire verso Caselle. Si tratta di un treno ogni ora, dal lunedì al sabato e uno ogni due ore nei festivi, dalle 5 alle 23.
68 milioni dal Pnrr
Per il nuovo collegamento diretto tra le stazioni di Torino Porta Susa e Torino Porta Nuova (nel giugno del 2023 Rfi ha lanciato la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione), saranno investiti circa 68 milioni di euro di fondi Pnrr.
Non solo le Langhe, ma anche le Valli olimpiche
"Dopo il collegamento diretto con il centro della città e quelli con il territorio Unesco e il Cuneese, operativi dal 20 gennaio, la connessione diretta tra l’aeroporto e le montagne olimpiche rappresenterà una grande opportunità per il nostro territorio. Immaginare che da una qualsiasi località italiana o estera si possa arrivare in aereo e con i charter della neve e, senza nemmeno uscire dall’aeroporto, salire in treno e arrivare in un’ora sulle piste significa offrire un prodotto turistico di alta qualità che unisce la bellezza delle nostre montagne alla comodità degli spostamenti", spiega il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
Frediani (Unione Popolare): "Solo campagna elettorale"
"La connessione diretta tra l’aeroporto e le montagne olimpiche annunciata oggi da Cirio, ormai lanciato in piena campagna elettorale, è una notizia che sicuramente renderà felici gli operatori dell'alta valle e i turisti della neve. Arrivare direttamente da Caselle sulle piste è una comodità incredibile, sempre che all'arrivo si trovi la neve, ovviamente". A parlare è Francesca Frediani, consigliera regionale valsusina di Unione Popolare Piemonte. "Perchè forse questa maggioranza, passata con disinvoltura dalla devastante ipotesi di ripristino della pista da bob di Cesana, al progetto green di rinaturalizzazione del sito, al Parco Avventura ventilato dall'assessore Ricca ieri in aula, non ha le idee molto chiare sul futuro delle nostre montagne. Futuro che è inevitabilmente segnato dal cambiamento climatico e dalla scomparsa delle piste innevate. Problema che non può certamente essere risolto a suon di cannonate per ricoprire i pendii con la neve artificiale, con impiego di ingenti risorse pubbliche e spreco di acqua, ma che richiederebbe politiche lungimiranti, a partire dalla mobilità sostenibile".