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Attualità | 04 febbraio 2024, 07:05

Mercato immobiliare: a Torino crescono affitti e vendite, ma non tutti possono permettersi una casa

Un single con uno stipendio medio ha accesso a una casa su cinque. Leggermente in calo i prezzi a metro quadro rispetto al 2022

Mercato immobiliare: a Torino crescono affitti e vendite, ma non tutti possono permettersi una casa

Gli affitti in Piemonte nel 2023 sono cresciuti di un +21%, con una contestuale crescita dei canoni del 6,8%. Per gli affittuari la media di spesa è di 8,5 euro/mq. Male invece, nell'ultimo anno, le compravendite con un interesse in calo del 2,1% rispetto a un anno fa e prezzi che perdono l’1,1%, attestandosi sui 1.484 euro/mq. L’offerta risulta comunque in calo in entrambi i comparti: -6,9% per quanto riguarda le locazioni e -9,1% per le vendite.

È la fotografia scattata da Immobiliare.it Insights, società del gruppo di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare, che tuttavia segnala una ripesa della domanda per quanto riguarda le vendite nell’ultimo trimestre dell’anno, +3,2%, superiore nel periodo all’affitto che invece si ferma al +2%.

Come riporta lo studio negli ultimi tre mesi i prezzi dell’affitto hanno subito una battuta d’arresto, crescendo solo dello 0,8%, mentre quelli di vendita mantengono segno meno ma recuperano arrivando al -0,9%. L’offerta mostra un accumulo per quanto riguarda lo stock in vendita, +1,9%, mentre quello offerto in locazione mostra un decumulo ancora più pronunciato rispetto al dato annuale: -16,6%.

A Torino crescono gli affitti

Nei 12 mesi la richiesta di case in affitto a Torino è aumentata di oltre 30%, con canoni in crescita del 10,8% che si attestano a 10,4 euro/mq. Questo si riflette nell’offerta che nello stesso periodo vede un calo dello stock pari al -20,5%, segno che molti immobili sono usciti con successo dal mercato. In generale, il trend si mantiene positivo, seppure in frenata, anche negli ultimi tre mesi dell’anno.

A Torino vendite in crescita, ma con prezzi in calo

Per quanto riguarda le case in vendita l’interesse è in crescita rispetto al 2022, +2,8% (percentuale confermata anche nell’ultimo periodo, +2,6%), con prezzi però in leggero calo, -0,3%, che toccano i 1.887 euro/mq. Lo stock decresce di oltre il 10% rispetto a dicembre 2022, salvo raggiungere una situazione di sostanziale stabilità negli ultimi tre mesi.

Per un single monoreddito difficile comprarsi casa

Anche l'affordability (convenienza) si presenta in calo in città, -4,3% anno su anno: un single che voglia affrontare da solo l’acquisto di una casa, percependo un reddito medio, può permettersi poco meno del 20% degli immobili in offerta.

Le compravendite nelle città e nelle province piemontesi

La città più cara del Piemonte è Verbania, dove comprare casa costa 2.230 euro al metro quadro, in crescita del 4% rispetto al 2022. Il territorio più economico si conferma la provincia di Biella, che raggiunge i 570 euro/mq (in crescita del 3,4%). In generale la maggior parte dei territori si attesta su una sostanziale parità o un leggero aumento rispetto allo scorso anno, con il comune di Biella a guidare la crescita con il suo +7,2%. Male la provincia di Asti al -6,9% e il comune e la provincia di Alessandria (-1,6% e -2,5%). L’ultimo trimestre vede la maggior parte dei territori in una condizione di parità; tuttavia, il comune e la provincia di Vercelli perdono rispettivamente il 2% e l’1,3%.

L’andamento della domanda si presenta disomogeneo nei diversi territori, con alcune zone che seguono il trend negativo della regione, su tutti il -10% della provincia di Torino, altre invece che mostrano un aumento dell’interesse, come la provincia di Biella al +24,4%. Nell’ultimo periodo dell’anno la situazione migliora nella maggior parte dei territori, solo la provincia di Asti vede un netto calo dell’interesse pari al -16,9%, così come il comune e provincia di Verbano-Cusio-Ossola rispettivamente a -19,6% e -10,5%.

Nei 12 mesi lo stock in offerta decresce in maniera pressoché uniforme in tutte le zone, mentre negli ultimi tre mesi mostra diversi accumuli, particolarmente significativi in alcune delle province. Solo il territorio di Verbano-Cusio-Ossola continua a mostrare un trend negativo.

Le locazioni nelle città e nelle province piemontesi

Torino si classifica la città più cara in regione, tuttavia ad essere cresciuto di più è il comune di Vercelli che nell’anno guadagna il 12,8% e si attesta sui 7,4 euro/mq.

La richiesta di case in affitto si mostra generalmente in crescita, con la città di Verbania al +72% nei 12 mesi. Interesse in forte calo invece per la provincia di Alessandria e il comune e la provincia di Novara. Trend positivo anche nell’ultimo periodo dell’anno, con Novara che recupera attrattività mentre Verbano-Cusio-Ossola vede l’interesse diminuire.

L’andamento dell’offerta si presenta invece abbastanza variegato, e a pesare è il -45% della città di Verbania e il -20% della città di Torino. Importanti accumuli invece nella provincia di Alessandria dove lo stock è praticamente raddoppiato rispetto al 2022. Gli ultimi mesi dell’anno vedono invece una situazione che si va normalizzando dove gli immobili sfitti calano quasi ovunque, ad eccezione della provincia di Verbano-Cusio-Ossola.

Redazione

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