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Attualità | 11 settembre 2023, 17:07

Strage di Brandizzo, il Papa: "Basta morti e disgrazie". Disposte perizie su scatola nera del treno e telefonini degli operai

A Borgo Vercelli scritte (subito cancellate) davanti all'ingresso della ditta per cui lavoravano i cinque operai

stazione di brandizzo

Strage di Brandizzo, anche il Papa dice basta morti e disgrazie

"Ancora ho in mente i cinque fratelli ammazzati da un treno mentre stavano lavorando". Così Papa Francesco è tornato a ricordare l'incidente sul lavoro alla stazione di Brandizzo, ricevendo in udienza i membri dell’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (ANMIL) in occasione dell’80esimo anniversario della fondazione.

"Grazie anzitutto per quello che continuate a fare per la tutela e la rappresentanza delle vittime di infortuni sul lavoro, delle vedove e degli orfani dei caduti. Grazie perché tenete alta l’attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, dove accadono ancora troppe morti e disgrazie", ha detto il Papa.

Scritte davanti alla sede della Si.gi.fer

Intanto, è già stata cancellata la scritta, tracciata in vernice rossa ‘Assassini. Basta Appalti’ comparsa nella notte a Borgo Vercelli sulla strada davanti all’ingresso della Si.gi.fer, la ditta dove lavoravano i cinque operai investiti e uccisi nella notte tra il 30 e 31 agosto. Sull'episodio ora indagano le forze dell'ordine.

Perizie su scatola nera del treno e telefonini degli operai

Hanno sessanta giorni di tempo i consulenti tecnici per consegnare alla procura di Ivrea i dati estratti da alcuni dispositivi elettronici, tra cui la scatola nera del treno, i tablet in dotazione ai due macchinisti del convoglio coinvolto e i telefonini di due delle 5 vittime. Quello su cui gli investigatori vogliono fare luce, attraverso le perizie, sono i dati tecnici che potrebbero fornire ulteriori particolari necessari per ricostruire l’esatta dinamica di quello che accadde quella notte.

Per questo oggi, in procura a Ivrea, alla presenza di alcuni legali delle parti, è stato nominato un consulente tecnico della Guardia di Finanza in servizio alla procura di Torino. Le operazioni dovrebbero iniziare giovedì.

Nominata la commissione ministeriale

Il ministro Matteo Salvini ha nominato la commissione ministeriale sulla tragedia di Brandizzo. Nella commissione sono coinvolte alcune delle migliori professionalità del ministero delle infrastrutture e dei trasporti: a guidare l’organismo, il Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Massimo Sessa. Sarà affiancato, tra gli altri, dalle direzioni generali competenti e l’Ansfisa.

La commissione voluta da Salvini sarà coadiuvata da un comitato tecnico di alto livello, con professori universitari ed esperti di infrastrutture. L’attività della commissione finirà al 31 dicembre, perché il ministro è determinato ad avere uno strumento efficace ma rapido.

Sicuramente l’evento mi ha scossa tantissimo, è un evento che non si può dimenticare, sono però consapevole di aver fatto il mio lavoro nel migliore dei modi rispettando quello che è il regolamento. Più di quello non avrei potuto fare”. Così, al Tg1, parla Vincenza Repaci, la dirigente Movimento di Rfi di turno nella sala controllo di Chivasso la notte tra il 30 e 31 agosto.

Nell’intervista la giovane dirigente conferma quello che era già emerso dai primi accertamenti, all’indomani dell’incidente, e cioè che in tre telefonate con il tecnico di Rfi che si trovava sui binari, e ora indagato, non dà l’autorizzazione a cominciare i lavori. “Assolutamente, ci sono indagini in corso, sono dichiarazioni che ho già fatto in tribunale”, sottolinea precisando, poi, al cronista che chiede se già in passato era successo che operai cominciassero a lavorare senza nulla osta formale: “Ci sono dei regolamenti che vanno rispettati anche perché si è ben consapevoli che comunque ci sono delle persone”.

La dirigente è già tornata al lavoro, e tornando ai quei momenti osserva: “Non è stato semplice, si sa comunque che in quelle situazioni bisogna reagire, non bisogna dimenticare il proprio ruolo. Sono orgogliosa del mio lavoro e sicuramente non mi fermerò per quanto successo".

redazione

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