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In Breve

| 19 maggio 2023, 08:00

BuonGiro. Ecco il banco di prova: in terra svizzera sarà bagarre, meteo permettendo

Dopo il taglio della salita del Gran San Bernardo a rischio il Croix de Coeur. A Rivoli vince Denz dopo una fuga a grappoli

BuonGiro. Ecco il banco di prova: in terra svizzera sarà bagarre, meteo permettendo

Il primo vero banco di prova. Per ora hanno preso una caterva di pioggia che sulle strade del Giro non si vedeva da tempo e la fatica nelle ossa si sta facendo sentire.

La tappa di ieri l'avevo definita un bell'antipasto, sbagliando. Diciamo che è stato un pre primo che ha cercato di riempire la pancia a molti, una trentina, ma se lo sono litigato. E alla fine solo un ristretto gruppetto se l'è gustato.

Il gruppo invece ha vagabondeggiato, gli è andata bene così, perchè da Borgofranco d'Ivrea non si scherza. Il meteo però continuerà a tenere in apprensione e non è detto che il percorso già modificato, non venga ulteriormente ritoccato al ribasso nel tratto svizzero. È tutto da vedere.

Nico Denz della Bora nel frattempo, con i nonni materni che vivono in Basilicata, ha vinto a Rivoli imponendosi in volata sui due compagni di fuga, il lettone Toms Skujins (in questo Giro già quarta top ten) e l'australiano Sebastian Berwick. Nei primi dieci quattro italiani invece: Tonelli della Green Project, Frigo della Israel, Bettiol della EF (buon numero per rientrare ma ci si aspetta da lui molto di più) e Scaroni dell'Astana.

I big oggi si muoveranno ma mi aspetto una Ineos molto attendista con Thomas con le spalle coperte da Arensman, De Plus ed un acciaccato Sivakov. Così come Roglic, non rischierà l'attacco, è presto, i due secondi di svantaggio dal gallese sono troppo pochi. Almeida anche potrebbe stare a vedere.

Potrebbe muoversi la Bahrain di Caruso che ha delle carte importanti in salita come Haig e Buitrago. Attenzione alla coppia della Bora Konrad (rientrato grazie alla fuga in top 15) e Kamna così come Carthy e Healy della EF.

Mettiamoci a tavola insomma, qualcosa succederà. Si spera.

IL COMMENTO TECNICO di Marco Rebagliati

Tappa 13, la Borgofranco d'Ivrea - Crans Montana di 199 km e quasi 5000 metri di dislivello. Il primo tappone alpino con le scalate del Gran San Bernardo (doveva essere la "Cima Coppi" del Giro ma è stato modificato il percorso per motivi di sicurezza legati al rischio di slavine), l'inedita salita del Croix de Coeur (in dubbio) e l'ascesa finale alla stazione sciistica di Crans Montana.

Gli uomini di classifica non si potranno più nascondere e il lavoro delle squadre oggi diventerà molto importante. Probabilmente i capitani li vedremo all'opera sull'ultima salita perché dalla fine della discesa della Croix de Coeur all'inizio della salita finale ci sono più di 20 km di pianura che possono diventare molto dispendiosi per attacchi da lontano in una tappa così lunga e con così tanto dislivello.

Speriamo per i corridori nel meteo perché dopo aver già preso tanta acqua nelle tappe precedenti oggi la situazione si complicherebbe parecchio.

Photo credit: LaPresse

Luciano Parodi

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