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Economia e lavoro | 15 gennaio 2023, 14:24

Olio di CBD: tutto quello che c’è da sapere questo integratore naturale

Se ti sei mai interessato alla medicina alternativa, avrai senz'altro sentito parlare del CBD

Olio di CBD: tutto quello che c’è da sapere questo integratore naturale

Se ti sei mai interessato alla medicina alternativa, avrai senz'altro sentito parlare del CBD: acronimo usato per designare il cannabidiolo, uno dei principali composti della canapa.

Attraverso la sua estrazione dalla pianta, è infatti possibile ottenere l'olio di CBD, una sostanza dalle proprietà incredibilmente benefiche e in grado di procurare sollievo e benessere nel trattamento di un gran numero di disturbi.

Attualmente, tuttavia, la conoscenza dell'olio di CBD è ancora scarsa, nonché vittima di informazioni scorrette. Molti, infatti, equiparano questo componente della pianta di canapa al tristemente noto THC (tetraidrocannabinolo): l'ingrediente base della marijuana e il principale responsabile degli effetti collaterali provocati da questa  “droga leggera”.

Da qui l'importanza di fornire le informazioni giuste, riabilitando la fama dell'olio di CBD e illustrando nel dettaglio come si assume, nonché gli effetti positivi che è in grado di assicurare all'organismo.

Cos'è l'olio di CBD

L'olio di CBD è una sostanza che viene ricavata dalla canapa, una pianta al cui interno sono contenuti oltre 100 diversi cannabinoidi. Il CBD, tuttavia, è balzato agli onori delle cronache in seguito al grande potere curativo che ha dimostrato di possedere: un potere che gli permette di procurare benefici immensi all'organismo, sia a livello fisico, sia a livello psichico.

Per ottenere l'olio di CBD è ovviamente necessario disporre di un'apposita strumentazione, nonché di una conoscenza professionale della coltivazione della canapa. Ma, cosa ancora più importante, è fondamentale avvalersi dei metodi di estrazione più validi: quelli in grado di garantire un olio di CBD il più puro ed efficace possibile.

La purezza, tuttavia, non rappresenta l'unico fattore da considerare, nella classificazione dei vari oli di CBD. Questa sostanza può infatti presentarsi in tre formati differenti:

●       olio di CBD isolato: quando viene estratto in forma completamente depurata dal resto dei componenti della canapa, al fine di presentarsi il più puro possibile;

●       olio di CBD full spectrum: un formato che comprende anche tutte le altre sostanze nutritive presenti nella pianta di canapa, inclusi i minerali e le proteine, che lavorano così in sinergia con il CBD, potenziandone ulteriormente gli effetti;

●       olio di CBD broad spectrum: un formato che rappresenta una sorta di “via di mezzo” tra i due precedenti in quanto, pur contenendo anch'esso i vari principi naturali della canapa, non agisce con la stessa potenza del full spectrum.

Ciò che accomuna tutti e tre questi formati, ad ogni modo, è legato alle loro modalità di assunzione, che sono sempre le stesse.

Metodi di utilizzo dell'olio di CBD

Di base, è possibile identificare quattro diversi sistemi di assunzione dell'olio di CBD, che equivalgono ad altrettanti metodi di utilizzo.  È infatti possibile prendere questa sostanza:

●       per via orale, applicando le gocce direttamente sotto la lingua: un sistema ritenuto particolarmente efficace per la cura di disturbi già in atto;

●       per via topica, spalmando l'olio su specifiche aree del corpo, oggetto di dolori o infiammazioni;

●       per via gastrica, mischiandolo a cibi o a bevande, una soluzione adottata soprattutto a scopo preventivo;

●       attraverso inalazione mediante vaporizzatori.

Per sapere con certezza quale scegliere, tra questi quattro sistemi di assunzione, occorre innanzitutto avere ben chiaro il disturbo da curare. Se, per esempio, hai la pelle infiammata per colpa dell'acne, allora il sistema per via topica è senz'altro quello più azzeccato. Viceversa, se soffri di ansia generalizzata, allora dovresti optare per un'assunzione orale, perfetta per un la cura delle patologie più serie e invasive. Per non sbagliare, ad ogni modo, puoi sempre consultarti con il tuo medico curante, il quale saprà senza dubbio individuare la terapia più adeguata al tuo caso.

L'olio di CBD può farti sballare?

Se temi che l'assunzione dell'olio di CBD possa procurarti il cosiddetto “sballo”, sappi allora che non corri alcun pericolo. Questa sensazione è infatti provocata dal THC, l'altro componente della canapa al quale abbiamo già accennato, famoso proprio per gli effetti psicoattivi che produce sul cervello.

I prodotti a base di CBD, essendo legali, si caratterizzano per un quantitativo infinitesimale di THC, inferiore allo 0,5%. A fronte di un dosaggio così basso, pertanto, è pressoché impossibile che tu possa sperimentare sensazioni psicoattive. A esserne colpiti sono infatti i consumatori di marijuana: una sostanza dichiarata illegale proprio per la massiccia quantità di THC in essa contenuta.

Per cosa può essere usato l'olio di CBD?

Abbiamo già ampiamente spiegato quanto l'olio di CBD sia benefico per l'organismo, al punto da essere indicato per la cura di un gran numero di disturbi e sintomatologie differenti. Ma, nello specifico, quali sono le sue proprietà? Ebbene, questa sostanza è nota per la sua azione a 360°, che la porta ad agire in qualità di:

●       antidolorifico: alleviando tanto il dolore acuto quanto quello cronico, in particolar modo quello causato da malattie invalidanti o dal cancro;

●       antinfiammatorio: agendo a livello locale sulle infiammazioni;

●       ansiolitico e antidepressivo: curando e alleviando ansia, stress e depressione;

●       antipsicotico e anticonvulsionante: contrastando i sintomi dei disturbi psicotici, come deliri e allucinazioni, e le convulsioni, tipiche dell'epilessia;

●       antiemetico: procurando sollievo da nausea e vomito, inclusi quelli indotti dalla chiemioterapia;

●       neuroprotettivo: scongiurando e contrastando l'insorgenza e l'avanzata delle patologie neurologiche, come ad esempio il Morbo di Parkinson.

Come puoi vedere tu stesso, pertanto, l'olio di CBD è in grado di aiutare un gran numero di persone, in quanto si tratta di un vero e proprio rimedio ad ampio spettro che, pur non avendo la presunzione di sostituirsi alla medicina tradizionale, può fornire un aiuto valido e concreto, soprattutto ai pazienti cosiddetti “farmaco resistenti”.

Si rischiano effetti collaterali?

In merito all'eventuale insorgenza di effetti collaterali indotti dall'assunzione del CBD sono stati portati avanti diversi studi, che hanno tutti condotto a un'unica conclusione, rimarcata anche dall'Ordine Mondiale della Sanità: il CBD non è in grado di procurare effetti collaterali veri e propri, ma solo lievissimi disturbi, dall'incidenza molto rara.

Alcune persone, infatti, hanno dichiarato di aver avvertito sintomi avversi di lieve entità, come ad esempio un po' di nausea, alterazioni nell'appetito, sonnolenza e secchezza delle fauci.

Parliamo pertanto di effetti collaterali transitori e di entità molto lieve che, nella stragrande maggioranza dei casi, sono solitamente la conseguenza dell'interazione del CBD con altri farmaci, o dell'assunzione di prodotti scadenti e acquistati da rivenditori poco professionali.

Ecco perché, nel caso in cui sentissi il bisogno di assumere l'olio di CBD, il nostro consiglio è sempre quello di consultarti prima con il tuo medico di fiducia, in modo da essere certo di iniziare la terapia in maniera corretta, anche e soprattutto per quanto concerne il dosaggio.

Come assumere l'olio di CBD

Per quanto concerne il numero preciso di gocce da assumere, la verità è che non esistono indicazioni specifiche, in quanto l'olio di CBD può sortire effetti diversi a seconda della persona.

La regola generale prevede d'iniziare sempre con un dosaggio minimo, per poi aumentarlo via via fino al conseguimento della completa guarigione. Per non sbagliare, tuttavia, puoi sempre chiedere un consiglio al tuo medico di fiducia, così da sentirti più tranquillo.

Considera inoltre che il dosaggio varia anche in base alla concentrazione del prodotto che stai assumendo. Detto in altre parole: quanto più concentrato sarà l'olio di CBD che hai acquistato, tanto più basso dovrà essere il dosaggio, soprattutto quello iniziale. Questo perché gli oli di CBD non sono certo tutti uguali e, oltre che differenziarsi per tipologia e metodo di estrazione, presentano anche concentrazioni diverse.

Olio di CBD in diverse concentrazioni

Gli oli di CBD possono essere ad alta o a bassa concentrazione. Un olio ad alta concentrazione è un prodotto che contiene una percentuale di principio attivo in quantità particolarmente elevate che, in linea di massima, corrispondono solitamente al 30% di concentrazione.

Un olio di CBD che presenta una percentuale tanto elevata farà quindi effetto più velocemente, garantendo così maggiori benefici. Questo, tuttavia, non lo rende necessariamente migliore di quello a bassa concentrazione. Come ti abbiamo già spiegato, infatti, l'assunzione di CBD è un fatto strettamente individuale, tale per cui non è possibile calcolare a prescindere il dosaggio corretto.

Da qui la necessità di partire sempre con poche gocce e, possibilmente, con un olio a bassa concentrazione, compresa tra il 5 e il 10%: un consiglio, quest'ultimo, che vale a maggior ragione se è la prima volta in assoluto che assumi questo prodotto.

Se, infatti, è ormai assodato il fatto che l'olio di CBD sia un prodotto 100% benefico, è altrettanto chiaro che, trattandosi di una sostanza che il tuo organismo non conosce, devi sempre partire da bassi dosaggi e basse concentrazioni: una formula vincente che permetterà al tuo corpo di assorbire l'olio in maniera graduale, ottenendo benefici concreti e di lunga durata.

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