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Viabilità e trasporti | 24 ottobre 2022, 17:52

La Tav porta lavoro in Val Susa: firmato accordo tra Regione e Telt, in arrivo 1.000 posti di lavoro [VIDEO]

L'assessora Chiorino: "Il Piemonte sarà il centro logistico d'Europa". Il direttore generale di Telt Virano: "Nel 2032 parte edile del tunnel sarà terminata"

La Tav porta lavoro in Val Susa: firmato accordo tra Regione e Telt, in arrivo 1.000 posti di lavoro

La Tav porta lavoro in Val Susa: firmato accordo tra Regione e Telt, in arrivo 1.000 posti di lavoro

Supporto e accompagnamento allo sviluppo economico e occupazionale del bacino della Valle di Susa, grazie alla Tav. Questo il fulcro dell’Intesa “Una rete per la Valle di Susa” che diventa operativa con la firma di oggi fra Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro e Telt, il promotore pubblico binazionale che realizza la tratta transfrontaliera della Torino-Lione.

A firmare l’Accordo, l’assessore regionale all’Istruzione, lavoro, formazione professionale, diritto allo studio universitario Elena Chiorino, il direttore generale di Telt Mario Virano, il direttore di Agenzia Piemonte Lavoro Federica Deyme.

L'accordo: cosa prevede

L’applicazione dell’Intesa prevede da inizio 2023, dopo una condivisione delle linee del progetto con le parti interessate, l’avvio di due tavoli specifici con le parti sociali e gli enti di formazione, che definiranno i protocolli attuativi e le scuole e gli enti in cui sarà attivato il programma. Parallelamente Agenzia Piemonte Lavoro sta mappando il mercato del lavoro locale così che la Regione possa attivare i diversi percorsi professionalizzanti che coinvolgeranno ITIS e scuole superiori, scuole edili e, per l’alta formazione, il sistema ITS, Università e Politecnico di Torino. Infine, a Susa e Rivoli saranno aperti sportelli per l’impiego dedicati, che avviino il matching tra domanda e offerta e indirizzino poi i candidati verso percorsi ad hoc. 

In questo modo si rendono i cantieri della Torino-Lione motore di sviluppo per l’economia del territorio.

Oltre 1.000 posti di lavoro

Il programma regionale è rivolto sia alla formazione dei giovani, sia a quella delle persone in cerca di nuova occupazione. Secondo le stime, per i cantieri della Torino-Lione, dal 2023 a fine lavori, saranno necessari circa 1.000 lavoratori nelle varie mansioni: per circa il 60% si tratta di manodopera impiegata nello scavo meccanizzato e nella logistica interna (minatori, addetti alla fresa, elettricisti, ecc.); un altro 20% riguarda figure della logistica esterna (autotrasportatori, escavatoristi, addetti agli approvvigionamenti, ecc.), mentre il restante 20% sono quadri, impiegati e personale tecnico. In una prospettiva di lungo periodo invece, i mestieri e le figure professionali da formare e poi impiegare evolveranno verso le professionalità dell’esercizio ferroviario (manutentori, manovratori, addetti alla sicurezza e alla circolazione ferroviaria, ecc.).

Chiorino: "Vogliamo portare le scolaresche a visitare il cantiere"

"Il valore dell'accordo? Mi piace parlare di posti di lavoro e dire almeno 1.000 posti previsti: cosa facciamo? Andiamo a individuare le professionalità che serviranno da qui ai prossimi anni al cantiere e laddove manchino, avvieremo il sistema di formazione per poterle formare qui" ha affermato entusiasta Elena Chiorino, assessore al Lavoro della Regione Piemonte. "Vorrei che le scolaresche possano visitare il cantiere e che non ci siano i militari a presidiarlo: il Piemonte sarà il centro logistico d'Europa e portare le scolaresche a visitarlo è un obiettivo che ci poniamo", ha concluso l'assessore.

Virano: "Tunnel pronto nel 2032"

Un accordo, quello firmato oggi, che trova il direttore genale di Telt Mario Virano molto soddisfatto: "Con la primavera prossima avremo il 100% dei contratti d'appalto firmati. Sappiamo i profili professionali che ci servono e quanti: lo indichiamo a chi si occupa di formazione per trovare le competenze sul territorio, perché le imprese sono più portate ad assumere qui. Lo abbiamo visto in Francia".

Virano ha poi fatto il punto sul cronoprogramma del cantiere della Tav: "La messa in servizio sarà nel 2032, abbiamo già scontato i ritardi del Covid. Nel 2032 la parte edile sarà terminata, ma abbiamo già costituito la divisione ferroviaria all'interno dei Telt e in primavera bandiremo l'appalto da 2 miliardi per l'attrezzaggio tecnologico del tunnel: tutto procede regolarmente, ci auguriamo che gli accessi seguano il nostro calendario", ha concluso il direttore generale di Telt.

 

Andrea Parisotto

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