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Sanità | 22 febbraio 2022, 18:28

Sanità, il Piemonte avrà una rete territoriale più efficiente: ok al piano su Case e Ospedali di Comunità

La delibera del Consiglio regionale riguarda investimenti soprattutto con fondi del Pnrr, ma anche da altre fonti, per 430 milioni di euro. Respinti quasi tutti gli emendamenti delle opposizioni. No all'odg sull’apertura di una casa di comunità al Maria Adelaide

L'ospedale Maria Adelaide

L'ospedale Maria Adelaide

Grazie al Pnrr il Piemonte avrà una rete sanitaria territoriale più efficiente: il Consiglio regionale ha infatti approvato questo pomeriggio a maggioranza la delibera della Giunta Cirio sulla localizzazione delle Case e degli Ospedali di comunità e sulle Centrali operative territoriali.

Respinto un atto di indirizzo collegato, proposto dal capogruppo di Luv, Marco Grimaldi. E respinti anche quasi tutti gli emendamenti delle opposizioni, sui quali l'assessore alla Sanità, Luigi Icardi, ha dato parere negativo. La delibera riguarda investimenti soprattutto con fondi del Pnrr, ma anche da altre fonti, per 430 milioni di euro e prevede la localizzazione di 91 case e 29 ospedali di comunità e 43 centrali operative territoriali.

"Abbiamo lavorato a ritmi serrati – ha dichiarato Icardi – sulla base delle indicazioni fornite di volta in volta dall’Agenas. Abbiamo chiesto ai direttori sanitari di valutare dove potessero essere ubicate le strutture, coinvolgendo anche informalmente i sindaci, privilegiando l’utilizzo di immobili già esistenti, di proprietà aziendale o comunale, come richiesto dalle indicazioni nazionali e puntando al massimo risparmio del suolo".

"Tra i problemi che occorrerà affrontare – ha concluso – spicca quello legato al reperimento e alla gestione del personale, in particolare medici di base e infermieri, superando la norma ministeriale che pone un tetto alle assunzioni".

Il Pd ha lamentato "l’assenza di confronto e dialogo": "Stiamo per contrarre un debito a nome delle future generazioni e ci saremmo aspettati più approfondimento e dialogo con il territorio". Per la Lega Alberto Preioni Alessandro Stecco hanno osservato che "con questa delibera la Regione si dota di strutture di medicina territoriale. Riteniamo che chi andava interpellato, direttori generali delle Asl e sindaci, sia stato interpellato e che la condivisione, rispetto ai tempi a disposizione, sia stata massima. La delibera rappresenta uno step all’interno di un progetto più ampio che viene definito passo a passo con il Governo".

Per Fdi Paolo Bongioanni e Carlo Riva Vercellotti, "con questa delibera il futuro di una sanità piemontese sarà più vicina al territorio e ai cittadini". Per Sarah Disabato (M5s) il provvedimento è invece "davvero troppo scarno: non sappiamo quali opere saranno costruite ex novo e quali saranno frutto di riqualificazione, quanto saranno estese, quali servizi offriranno e di quale e quanto personale abbisogneranno". Magliano (Moderati) ha invece posto l'accento su un altro aspetto: "Mi auguro che nella programmazione si tenga conto dei bisogni dei portatori di malattie rare e dei loro familiari".

Tra gli emendamenti bocciati, anche l’ordine del giorno del primo firmatario Grimaldi (Luv) per garantire l’apertura di una casa di comunità presso l'ex ospedale Maria Adelaide di Torino.

Daniele Angi

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