Il tanto atteso "no" è arrivato. Finalmente dopo quasi mesi di proteste, Città metropolitana di Torino ha espresso un "giudizio negativo di compatibilità ambientale" per l'impianto previsto a Caluso destinato alla produzione di biometano attraverso la digestione anaerobica dei rifiuti organici.
Tutti gli Enti intervenuti in Conferenza dei Servizi hanno infatti rilevato evidenti carenze relativamente agli aspetti di competenza.
"Secondo noi poteva essere l’unica conclusione possibile in risposta ad un progetto insensato e dannoso per il territorio e la salute, utile soltanto ad arricchire chi fa business sui rifiuti che evidentemente ha interesse che siano tanti e sempre di più, a costo di andarli a prendere fuori Regione", dicono gli ambientalisti del Comitato.
La Società proponente di Verona ora ha 60 giorni per ricorrere al Tar contro la Città Metropolitana.
"E’ giusto celebrare la vittoria di questa battaglia - aggiungono -, ma purtroppo non ci sentiamo di festeggiare più di tanto perché vediamo tante nubi all’orizzonte. Lo scenario che abbiamo di fronte infatti presenta tanti altri progetti insensati altamente impattanti per l’ambiente e la salute, sempre più spesso mascherati da parole come green o bio, che nascondono l’unico obiettivo di fare soldi con i rifiuti".