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Attualità | 13 ottobre 2021, 10:20

Corona Verde, anche la zona a Ovest di Torino lucida i suoi gioielli tra treni, bici e natura [FOTO e VIDEO]

Collegno e Venaria sono tra i territori di quest'area che partecipano al progetto che valorizza le bellezze e le risorse ambientali alle porte del capoluogo. Dal Parco della Dora al Movicentro che conduce alla Reggia

corona verde 12 ottobre 2021

Corona Verde, anche la zona a Ovest di Torino lucida i suoi gioielli

"Vivere il territorio in maniera moderna e contemporanea, avendo la consapevolezza delle bellezze che abbiamo, nel territorio della Corona Verde, che abbina al patrimonio artistico e architettonico anche un patrimonio ambientale. Ecco perché è importante creare un percorso che li valorizzi. E io ne sono il primo sostenitore, essendo un sindaco ciclista". Così il primo cittadino di Collegno, Francesco Casciano, introduce un altro pezzo di quel progetto che già coinvolge molte altre aree alle porte di Torino e che tocca pure la zona Ovest, chiamando in causa anche il Comune di Venaria. Dal parco della Dora Riparia e le sue piste ciclabili lungo il fiume fino al Movicentro della città della Reggia, pronto a collegare la residenza sabauda con Porta Susa in circa 10 minuti.

Un'infrastruttura verde (da riscoprire)

L'idea di base è creare un'infrastruttura naturale che circondi Torino, toccando le regge, i palazzi, ma anche fiumi, aree verdi e zone rurali. In tutto sono 93 i Comuni coinvolti: quelle "Delizie sabaude" definite nei secoli scorsi dall'architetto Castellamonte. A collaborare a questa iniziativa, anche il Politecnico di Torino.

In tutti gli anni di lavoro fin qui, un occhio di riguardo è inevitabilmente legato al turismo, "anche se i primi turisti vorremmo che fossero gli abitanti della Corona Verde, così da fare riscoprire le bellezze del territorio", sottolineano i responsabili del progetto.

Parco della Dora

A pochi passi da Collegno, una delle aree verdi coinvolte nel progetto della Corona è quello del Parco della Dora, che si intreccia ai percorsi che portano alla Mandria o alla Pellerina. Lunghi sentieri in mezzo ai campi di granturco, ma anche lungo il letto del fiume, passando attraverso aree didattiche legate alla vita delle api, degli insetti e l'osservatorio astrologico. 

Il movicentro (e non solo)

Venaria invece sta rifacendo il look all'area della vecchia stazione ferroviaria, così da creare un punto di snodo alle porte della zona storica della città che conduce alla Reggia di Venaria e, al tempo stesso, aprire un accesso sul parco verde che si sta recuperando a poca distanza dal Ceronda. Il Movicentro, infatti, è studiato per rilanciare i collegamenti - soprattutto quelli alternativi - con Torino, ma al tempo stesso restituire alla comunità zone di parco un tempo cornice di cave e attività industriali impattanti, ma che ora stanno tornando a disposizione della cittadinanza attraverso parchi, aree attrezzate e una pista ciclabile che conduce fino al confine con Torino.

 

Massimiliano Sciullo

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