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Attualità | 23 agosto 2021, 11:56

Profughi in fuga Afghanistan, appello di Nosiglia: "Diamo stabilità all'accoglienza"

Il vescovo di Torino si rivolge alle "comunità parrocchiali, alle famiglie o gruppi di impegno religioso" perchè con le "Caritas Parrocchiali e dei gruppi di volontariato provino ad ipotizzare una strategia operativa"

Il centro d'accoglienza profughi di Settimo

Il centro d'accoglienza profughi di Settimo

Appello di Monsignor Cesare Nosiglia per dare stabilità all'accoglienza dei profughi afgani. Il vescovo di Torino si rivolge alle "comunità parrocchiali, alle famiglie o gruppi di impegno religioso" perchè "valutino come sia loro possibile accogliere una o più persone tra questi nuovi ospiti, in locali comunitari o privati".  "Attraverso il sostegno delle Caritas Parrocchiali e dei gruppi di volontariato -aggiunge - provino ad ipotizzare una strategia operativa locale per ben gestire questo segno di prossimità e per animare adeguatamente tutta la comunità e il territorio". 

Parole che arrivano all'indomani della messa domenicale, durante la quale si è pregato per "chiedere a Dio il dono della pace e la volontà ferma di cercare, nel dialogo, quanto unisce più che quello che divide". Negli scorsi giorni sono arrivati al centro polifunzionale "Fenoglio" di Settimo Torinese un centinaio di profughi fuggiti dai talebani. L'obiettivo, come sottolinea il Vescovo, è "provare a dare stabilità e qualità all’accoglienza".

"Oso rivolgere ancora questo appello -aggiunge - proprio perché so di poter contare sulla risposta pronta e generosa di comunità e famiglie. Per noi credenti non si tratta solamente di collaborare a una «azione umanitaria», ma di mettere in pratica quel richiamo all'accoglienza e al servizio del prossimo che ci vengono direttamente dall'adesione al Vangelo di Gesù Cristo".

Eventuali disponibilità devono essere comunicate all’Ufficio di Pastorale dei Migranti della diocesi che potrà, così, indirizzare e coordinare in base alle necessità che verranno segnalate (segreteria@upmtorino.it; 011.2462092/011.2462443).

"La nostra disponibilità non è supplenza, ma si integra nel percorso che Prefetture ed Enti Locali stanno costruendo e con essi le azioni saranno coordinate e definite", conclude Nosiglia.

 

redazione

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