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Chivasso | 02 luglio 2021, 09:50

Il chivassese dice "basta" ai rifiuti sul territorio. Intanto Città Metro boccia il biometano di Caluso

Si è svolta ieri sera un incontro pubblico organizzato dal Comune di Chivasso e dal Comitato "Io mi rifiuto"

Un momento della serata

Un momento della serata

Una serata per dire "no"  ai rifiuti nucleari. Una serata per dire "no" ad altri rifiuti sul tutto il territorio. 
Si è svolta ieri sera, 1 luglio, nel cortile di Palazzo Santa Chiara a Chivasso, l'incontro pubblico organizzato dell'amministrazione comunale ed il Comitato spontaneo "Io mi rifiuto", sul tema dei rifiuti nel canavese e chivassesealla luce della recente ipotesi di un insediamento nel territorio di un deposito nazionale di rifiuti radioattivi e in considerazione dei carichi ambientali già presenti.

La scadenza per la presentazione delle osservazioni al documento di Sogin che ha individuato ad inizio 2021 i territori potenzialmente idonei ad ospitare il sito unico sarà il prossimo 5 luglio e la Regione Piemonte ha già approvato un'istruttoria che esclude i comuni del chivassese coinvolti (Mazzè, Rondissone, Caluso).  

Presenti alla serata i rappresentanti dei Comuni di Caluso, il sindaco di Rondissone, Antonio Magnone, il sindaco di Chivasso Claudio Castello, il sindaco di Mazzè Marco Formia, il vice sindaco Metropolitano Marco Marocco ed il Comitato "No Deposito Rifiuti radioattivi in Canavese". 

"Noi sindaci ci troviamo spesso a dover combattere con armi spuntate decisioni prese altrove sulle quali il nostro parere conta poco - è intervenuto il sindaco di Chivasso -. Questo non ci impedisce di rispondere della responsabilità che abbiamo di sostenere e difendere una comunità che ci ha voluti come suoi rappresentanti"

"Uno dei siti considerati nella categoria A1, definito molto buono, è collocato in un'area sui comuni di Caluso, Mazzè, Rondissone che dista solo 1200 metri dalla piazza della nostra frazione Mandria e 2500 metri dalla frazione di Boschetto", ha aggiunto evidenziando come nel progetto del Deposito unico sia presente un'area dedicata ai rifiuti ad altà radioattività.

Non solo, l'area del chivassese e del basso canavese è già fortemente compromessa dalla presenza di altri impianti a impatto ambientale. Come il deposito Esso e l'azienda Nippon Gases, la centrale termoelettrica a Chivasso, la discarica di Torrazza, l'ex cava sulla provinciale 90, le centrali di Saluggia e Trino.

E' però arrivata anche una buona notizia. Sul palco, Castello ha infatti annunciato la bocciatura da parte di Città Metropolitana del progetto del biometano a Caluso, al confine con Chivasso. Avrebbe dovuto trattare 60 mila tonnellate all'anno di rifiuti organici urbani. 

Poi è toccato a Marco Marocco. "E' stato un lavoro di squadra che ci ha visto tutti insieme per dimostrare non che il deposito fosse pericolosissimo, ma che il nostro territorio non poteva accettare un altro deposito. Con tutti i tecnici abbiamo cominciato a smontare i criteri di esclusione, che non sono stati applicati in modo corretto. Quest'attività ci ha permesso di conoscere molto di più il territorio, abbiamo scoperto animali e colture di cui non sapevamo l'esistenza, abbiamo creato un creato un bagaglio culturale aggiuntivo". 

a.g.

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