"I casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno un legame solo temporale. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi. L’allarme legato alla sicurezza del vaccino AstraZeneca non è giustificato. Aifa sottolinea che le attività di farmacovigilanza proseguono sia a livello nazionale che europeo in collaborazione con Ema, monitorando con attenzione possibili effetti avversi legati alla vaccinazione. Aifa rassicura fortemente i cittadini sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca per una ottimale adesione alla campagna vaccinale in corso". Con queste parole, contenute in una nota diffusa ieri, l’Agenzia Italiana per il Farmaco (Aifa) interviene sui timori che anche nel nostro Paese stanno accompagnando le somministrazioni del vaccino prodotto dalla casa farmaceutica anglo-svedese dopo gli episodi di morti sospette verificatisi in diverse regioni.
Prima lo stop, poi il fermo di un solo lotto
Un caso che sempre ieri è intanto arrivato a toccare anche il Piemonte, appresa la notizia della morte di Sandro Cognatti – 57enne docente di musica di Cossato, presso Biella, deceduto per gli effetti di un malore poche ore dopo aver ricevuto il vaccino –, la Regione ha prima disposto la sospensione delle vaccinazioni con Az – in questo momento riservate agli insegnanti –, per poi limitare il fermo a un solo lotto ora oggetto di accertamenti.
Sempre ieri il presidente dell’Agenzia per il Farmaco Giorgio Palù era intervenuto sul tema nel corso di "Mezz’ora in più", la popolare trasmissione di Rai Tre condotta da Lucia Annunziata.
Come riportato dall’agenzia Adnkronos, il presidente Aifa vi ha spiegato che "a tutt'oggi non c'è nessuna correlazione sinora dimostrata né un nesso causale" tra la somministrazione del vaccino Az e le morti che si sono verificate, aggiungendo – con riferimento al caso piemontese – che prima di prendere certe decisioni "bisogna essere molto cauti".
Aifa: "Nessuna correlazione dimostrata"
Nei casi 'mortali' contestati finora – ha spiegato – "non c'è nessuna correlazione sinora dimostrata, se non una relazione temporale, né un nesso causale. Per quanto riguarda il caso austriaco, si trattava di una emopatia e a Napoli di un infarto intestinale. In Sicilia è ancora in atto l'autopsia (…)", ha detto Palù, aggiungendo ancora che "sia dagli studi validativi e sia dalle milioni di dosi che sono state somministrate nel Regno Unito, un laboratorio aperto, non si sono verificati incidenti tromboembolici o mortali correlati. I casi di tromboembolia sono stati 250 circa su 11 milioni, e siamo ben al di sotto dell'incidenza di questi fenomeni nella popolazione normale, soprattutto negli anziani, uno su mille".
In Piemonte somministrate 572mila dosi dei tre vaccini
Secondo i dati aggiornati alle ore 6 di questa mattina nel "Report Vaccini" pubblicato dal Governo, il nostro Paese ha sinora somministrato un totale di 6,7 milioni di dosi dei diversi farmaci, per poco più di 2 milioni di persone che ne hanno già ricevuto la prima e la seconda dose.
Su un totale di 7,8 milioni di dosi ricevute, 5.2 milioni di dosi sono giunte al nostro Paese da Pfizer BioNTech, 2.1 da AstraZeneca e 493mila da Moderna.
Sempre a questa mattina il Piemonte ha finora somministrato 572mila dosi, il 90,3% delle 633mila finora ricevute. Quasi la metà è andata a operatori sanitari e sociosanitari (234mila), seguiti da over 80 (145mila), personale non sanitario delle Asl (89mila), ospiti di Rsa (53mila) e personale scolastico (49mila).