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Politica | 26 gennaio 2021, 16:16

Scorie nucleari, l'assessore Marnati: "Se i comuni si oppongono anche il Piemonte darà il suo diniego"

Il presidente Allasia: "Siamo il primo Consiglio regionale d’Italia ad affrontare con una seduta aperta la questione del Deposito unico"

Marnati e Allasia sul deposito nazionale

L'assessore Matteo Marnati (foto di repertorio

"Siamo il primo Consiglio regionale d’Italia ad affrontare con una seduta aperta la questione del Deposito unico per i rifiuti radioattivi, commenta così il presidente Stefano Allasia, il Consiglio regionale aperto (ancora in corso) sui rifiuti nucleari. 

Il presidente sostiene che sia necessario mantenere aperto un confronto con i territori interessati, Sogin e il Governo nazionale. "Dialogo che il Consiglio ha cominciato a garantire".

"L’Italia - aggiunge - ha una procedura aperta da dieci anni, perché per il momento le scorie sono stoccate in diversi siti provvisori, molti dei quali già in Piemonte: una soluzione condivisa va senza dubbio trovata".

Anche l'assessore Matteo Marnati è intervenuto annunciando che il Piemonte è proprio a dare il proprio diniego al Governo ad ospitare il Deposito nazionale. "Se non ci sarà una autocandidatura da parte di un Comune il Piemonte darà parere negativo". 

"Il deposito nazionale avrà un costo di quasi di un miliardo di euro e dovrebbe impiegare per la realizzazione circa 4.000 persone di imprese locali.  E' una grande infrastruttura ed è normale che susciti preoccupazione, ma noi dobbiamo affrontare la questione in modo democratico ed è quello che stiamo facendo". Marnati ricorda di aver attivato un Tavolo Trasparenza, che si riunirà almeno ogni due settimane. 

 

a.g.

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