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Attualità | 26 gennaio 2021, 12:17

Rifiuti nucleari, Politecnico e Università del Piemonte Orientale: "Il Deposito nazionale si deve fare"

Il vice rettore del Politecnico Roberto Zanino e Giancarlo Avanzi, rettore dell'Università del Piemonte Orientale hanno messo a disposizione le proprie competenze

Giancarlo Avanzi, rettore dell'Università del Piemonte Orientale

Giancarlo Avanzi, rettore dell'Università del Piemonte Orientale

Hanno chiesto a gran voce di essere coinvolti nel processo di ricerca e di mettere a disposizione le loro capacità. Il Politecnico di Torino e l'Università del Piemonte Orientale sono intervenute poco fa nel corso della seduta del Consiglio regionale aperto organizzato per discutere della possibile costruzione del Deposito nazionale dei rifiuti nucleari. 

"La fase di consultazione attuale ci sembra un’occasione per coinvolgere la popolazione ed il territorio - è intervenuto Roberto Zanino, vice rettore del Politecnico di Torino -. Il tema è delicato ma non è più procrastinabile, dal momento che nei confronti dell'Italia è stata aperta una procedura di infrazione per il mancato recepimento delle normative sul tema".

Secondo Zanino, il Deposito è fondamentale dal momento che "i rifiuti arrivano anche dalle applicazioni medicali e dalla ricerca". "L'obiettivo del Deposito è la riduzione del rischio collettivo nel lungo termine - aggiunge - ma è anche quello di realizzare un parco tecnologico. Ci mettiamo a disposizione dei territori offrendo competenze per quanto riguarda l'ingegneria nucleare e dell’ambiente. Possiamo fare da tramite per competenze tecnico scientifiche nazionali e internazionali per una corretta informazione".

Giancarlo Avanzi, rettore dell'Università del Piemonte Orientale. E' convinto che in Italia ci siano tutte la "competenze e le sicurezze adeguate". 

"Sono convinto che questo Deposito debba essere costruito - è intervenuto - ed è possibile che il Piemonte possa rientrare nelle ipotesi. Le università devono mettersi a disposizione delle istituzioni per collaborare alla realizzazione del progetto che non solo prevede lo stoccaggio dei rifiuti ma può essere anche un volano per l'occupazione".

Antonia Gorgoglione

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