Ha suonato alla porta dicendo di essere stato incaricato dal sindaco di effettuare il tampone al proprietario di casa.
Ma si trattava di una scusa per farsi aprire la porta e, una volta in casa, rubare quanto era a portata di mano. Due crescentinesi sono rimasti vittime di quest'ennesima truffa, avvenuta nella mattina di venerdì.
A raccomandare la massima prudenza ai concittadini è il sindaco Vittorio Ferrero che, spiegando l'accaduto, invita tutti a "prestare attenzione a situazioni di questo genere: avvisate soprattutto le persone anziane di non aprire a nessuno. I tamponi a domicilio non vengono effettuati dal Comune".
L'invito, in caso di persone che chiedano con qualsiasi scusa di entrare in casa è di segnalare immediatamente la situazione sospetta, contattando il 112 prima di aprire la porta.