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Cultura | 28 novembre 2020, 09:00

La biblioteca compie 10 anni, Piastra: "Impossibile pensare a Settimo senza Archimede"

La sindaca ricorda gli innumerevoli progetti organizzati nel corso degli anni

La biblioteca Archimede di Settimo Torinese

La biblioteca Archimede di Settimo Torinese

La biblioteca Archimede di Settimo Torinese compie 10 anni. A causa dell'emergenza epidemiologica causata dal Coronavirus, non è stato possibile organizzare nessun evento "in presenza" ma gli auguri non sono di certo mancati.

Come quelli della sindaca Elena Piastra, che ha visto nascere e crescere uno dei luoghi più importanti della città.
"È davvero difficile riuscire a spiegare in poche righe cosa sia la Biblioteca Archimede per Settimo e cosa sia per me - dichiara - Archimede è cambiata in questi anni insieme alla città e ha cambiato per sempre la nostra città. Credo sia oggi impossibile pensare a Settimo senza Archimede; me ne sono accorta a scuola con i ragazzi: non c’è modo di pensare cosa fosse Settimo prima. Il luogo nel quale i progetti culturali e sociali sono nati e hanno trovato sempre un terreno adatto, capace di accogliere le idee più diverse". 

Tanti i progetti messi in piedi nel corso degli anni, come i "giovani che insegnano agli anziani a usare il pc e gli anziani che spiegano come riparare una camera d’aria, i corsi di lingua, le storie per i bimbi e una stampante 3D che produce per loro le rane protagoniste della storia, la logopedista dell’ASL che mi racconta che i pazienti afasici recuperano prima in Archimede che in ospedale, la radio e poi la Tv, l’unico laboratorio Leis di LEGO in una biblioteca in Italia, l’ora del racconto per i più piccoli, i tanti progetti “Archimede fuori di sé” (in Ospedale, al parco, in Pirelli), la nascita e l’esplosione del Festival dell’Innovazione e della Scienza,  in tempo di Covid è stata la prima biblioteca in Piemonte a portare i libri a casa, non potendo prenderli in prestito".

"Archimede - aggiunge - è soprattutto la volontà di dimostrare che la biblioteca non è solo una teca di libri, ma soprattutto un luogo dove l’innovazione sociale e culturale possono trovare una miccia capace di illuminare una città e spesso ben di più. La “patria del gratuito”, che permette a tutti di entrare e trovare il proprio posto per studiare, per giocare, per guardare la città, per formarsi in modo tutto nuovo, per scoprire un libro con la presentazione di un incipit, per scoprire la comunicazione aumentativa. Da alcuni mesi scriviamo alle famiglie dei nuovi bimbi nati in città, perché all’arrivo del loro bimbo la città pianta un albero e regala ai piccoli la tessera di Archimede: il miglior benvenuto nella nostra comunità".

Poi conclude: "Un pensiero a Eugenio Pintore, che ha permesso tutto questo e un saluto a Riccardo Ferrari, per la pazienza con cui volle accompagnare una giovane assessore che 10 anni fa si innamorò perdutamente di questo progetto, e grazie a tutti coloro che hanno lavorato e lavorano per rendere Archimede il luogo che è oggi e che continuerà a essere". 

a.g.

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