Venerdì 16 ottobre, alle 21, al Teatro Comunale “Cinico Angelini” di Crescentino, è in programma la presentazione del libro “Mimmo Càndito. La storia di un super eroe”.
Il volume è stato scritto da Maurizio Carandini, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Valenza A di Valenza, che ha avuto la fortuna di conoscere il famoso giornalista, scrittore ed inviato di guerra, crescentinese d’adozione.
L’appuntamento è stato organizzato dal Comune di Crescentino come prologo alla mostra “Con la guerra negli occhi. Memorie fotografiche di un reporter di guerra” che verrà inaugurata il giorno seguente, alle 16, nell’ex Chiesa della Resurrezione e che rimarrà aperta tutti i giorni sino al 31 ottobre.
“Avevo solo tredici mesi quando con mio fratello, mamma, papà e nonni materni ci imbarcammo su un piroscafo dal porto di Tripoli destinazione Napoli e poi in treno per Valenza”, è l’aneddoto che l’autore ha riportato alla memoria come incipit nella prefazione del suo primo lavoro letterario.
“Forse per questo ‘mal d’Africa’ insito nel mio Dna – ha spiegato Carandini - fondai nel 2009 il Centro Studi Internazionali di Geopolitica e grazie all’amico fraterno Riccardo Redaelli conobbi e invitai Mimmo Càndito a Valenza, il 18 febbraio del 2016, per un seminario. Fu, come si suol dire, amore a prima vista. Il suo intervento strappò applausi a scena aperta perché era vero e carico di entusiasmo, caratteristiche tipiche di un uomo che aveva sfidato la morte nel lavoro e nella vita. Mimmo per me era ed è un super eroe e i giovani devono poterlo conoscere – ha aggiunto il preside – e così ho scritto di getto pensieri, parole ed un piccolo racconto dedicato a Mimmo. Mi ritengo un uomo fortunato per averlo conosciuto e per aver fatto un piccolo tratto di strada insieme a lui”.
“Mimmo Càndito è stato mio marito per quarantaquattro lunghi anni – si legge nella postfazione di Marinella Venegoni – ma non saremo stati insieme, in tutto, nemmeno ventidue. Era sempre in viaggio, in loghi non molto rassicuranti anche se i nomi, Kabul, Dahran, Kigali capitale del Rwanda, Tripoli, Misurata e tanti altri, erano suonati tanto tempo prima esotici. Io sapevo bene che non andava a divertirsi. Prima di partire lasciava tutto in ordine, le sue carte, le sue cose: e io sapevo che così faceva perché ‘non si sa mai’, nel senso che uno che va in quei posti lì il pericolo lo corre, e potrebbe pure restarci”.
Il libro consta di nove capitoli con le illustrazioni e la copertina realizzate da Elena Gambetta, anche lei insegnante presso l’istituto Valenza A, ed è in vendita al prezzo di copertina di 13 euro.
“L’invito alla serata di presentazione è rivolto a tutti – ha commentato il sindaco Vittorio Ferrero – per conoscere ancora in modo più approfondito la figura di Mimmo Càndito a cui siamo tutti molto legati. In particolare mi piacerebbe che partecipassero i ragazzi, a cui il libro è principalmente rivolto, affinché anche loro possano interessarsi alla figura di Mimmo e appassionarsi alle testimonianze che ci ha lasciato dai fronti di guerra più caldi del Medioriente”.