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Sanità | 12 ottobre 2020, 14:25

Dona il bonus agli infermieri interinali che hanno lottato contro il Covid: il gesto simbolico di Summa

Il segretario provinciale ha offerto una cena ai colleghi che non hanno ricevuto alcun riconoscimento

Giuseppe Summa con il gruppo degli interinali

Giuseppe Summa con il gruppo degli interinali

Ha donato il proprio bonus ricevuto durante l'emergenza coronavirus offrendo una cena ai colleghi interinali che nei mesi di marzo e aprile hanno lavorato duramente negli ospedali per far fronte alla pandemia. E' l'iniziativa di Giuseppe Summa, segretario provinciale di Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, nonchè infermiere all'ospedale di Ivrea. Così lo scorso 5 ottobre si sono ritrovati al ristorante "Ocio" di Ivrea, per una cena tutti insieme. Ovviamente muniti di mascherina.

"Un modo. attraverso questo gesto per ringraziarli perché in pochi lo hanno fatto - spiega Giuseppe Summa -. Tra mille difficoltà,  carenza di dispositivi di protezione individuale e caos organizzativo dovuto all'esplosione di una pandemia sconosciuta, come il resto del personale dipendente, hanno dato tutto ciò che potevano, mettendo in campo la propria professionalità.  In molti casi parliamo di infermieri neolaureati e oss alla prima esperienza lavorativa e che mai avrebbero immaginato di doversi trovare ad affrontare una situazione così pesante dal punto di visto psicologico e fisico. Anche molti di loro hanno  contratto il virus e in alcuni casi lo hanno portato  a casa. Insomma, hanno vissuto e affrontato le stesse identiche difficoltà del personale dipendente,  ma ciò nonostante sono stati dimenticati dalla politica". A loro, assunti con contratto interinale, non è stato infatti riconosciuto nessun il bonus che invece è stato erogato ai dipendenti pubblici. "Eppure eravamo tutti nelle stesse corsie, tra i malati covid - aggiunge -. Ho deciso di donare simbolicamente il mio bonus ai colleghi interinali attraverso una cena, per ringraziarli per ciò che hanno fatto. È stata dura anche per loro e trovo ingiusto che non abbiano ricevuto alcun riconoscimento. Tolti gli oneri aziendali e le tasse, la quota del bonus è veramente esigua rispetto al grosso lavoro effettuato,  ma sempre meglio che non ricevere nulla. Oltre ad essere un rappresentante sindacale del Nursind, sono un infermiere e pertanto ciò che ho fatto non solo era doveroso, ma è anche un modo per cercare di sensibilizzare il più possibile le istituzioni". 

Sul tema è intervenuto anche Francesco Coppolella, Coordinatore Nursind Piemonte. "A livello nazionale abbiamo chiesto più volte una correzione che permetta al personale coinvolto di poter usufruire dello stesso trattamento dei dipendenti pubblici e nei primi incontri con la regione Piemonte abbiamo chiesto di stanziare risorse economiche ma purtroppo non ci sono state risposte. Per evitare spiacevoli fatti come quello già accaduto, ribadiamo che l'unica strada è quella delle assunzioni a tempo indeterminato".

a.g.

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