Questa mattina, sabato 8 agosto, al monumento di via Ceresole, l'amministrazione comunale di Settimo ha ricordato i sei partigiani impiccati 76 anni fa dai nazisti per rappresaglia.
Una delegazione dell'Anpi con alcuni rappresentanti del Consiglio comunale, fra cui la presidente Carmen Vizzari e il consigliere Umberto Salvi in fascia tricolore, ha partecipato alla cerimonia commemorativa alla presenza del gonfalone di Settimo.
"La memoria di ciò che è stato e il ricordo di chi ha dato la vita per consegnarci un paese libero e democratico non deve mai venir meno – ha detto Vizzari – La nostra Città si poggia sui valori della Resistenza, incarnati da quei sei ragazzi che scelsero di combattere per la libertà piuttosto che assecondare l'orrore nazifascista, e pagarono questa scelta con la vita. Noi oggi li vogliamo ricordare, e con loro l'esempio di chi nella Storia ha saputo schierarsi dalla parte giusta".
La storia dell'eccidio è drammatica anche nel suo seguito: i corpi dei partigiani, impiccati al cavalcavia dell'autostrada Torino-Milano, furono lasciati appesi fino al tardo pomeriggio e poi seppelliti in una fossa comune senza nome al cimitero di Settimo. Non fu mai possibile identificarli con certezza.