Si è svolta sabato mattina, 1 agosto, la commemorazione dei cinque Martiri della Libertà fucilati dai nazi - fascisti al parco Mauriziano il 27 luglio 1944. Il Sindaco di Chivasso Claudio Castello, insieme al Presidente del Consiglio Gianni Pipino, al presidente dell’Anpi Vinicio Milani, alla Croce Rossa ed alle associazioni d’Arma si sono recati, in corteo, al ceppo dedicato ai Martiri per la posa di una corona d’alloro. Ad aprire la commemorazione è stato il presidente Anpi Vinicio Milani, che ha dichiarato: “Questa è la prima vera e propria manifestazione che facciamo quest’anno in presenza dei cittadini. Abbiamo voluto rendere omaggio a questi cinque partigiani che, anche se non sono di Chivasso, hanno partecipato alla Resistenza e si sono sacrificato per dare a tutti noi la libertà”. Dopo la benedizione del ceppo da parte del parroco Don Tonino Pacetta, è intervenuto il Sindaco Claudio Castello. “Dopo questo periodo di chiusura in cui siamo stati costretti a stare in casa, è importante che ci troviamo qui a ricordare il sacrificio di questi cinque ragazzi. Si tratta di giovani provenienti dal Canavese che si sono messi a disposizione per la libertà, per far sì che questa Nazione potesse uscire fuori dalla guerra e diventare quella che è oggi. In questo momento di grave crisi che stiamo vivendo, paragonabile al dopoguerra, dobbiamo prendere esempio da quei ragazzi e, come loro, rimboccarci le maniche e metterci di nuovo in gioco”. Durante la manifestazione sono intervenuti anche Fabrizio Spegis, studioso ed esperto di storia locale che ha effettuato un excursus storico degli eventi che portarono alla lotta per la Resistenza nella Città di Chivasso, e Gianna Pentenero, che a nome dell’Anpi, ha paragonato gli anni della Seconda Guerra Mondiale al periodo di emergenza sanitaria dei mesi scorsi. “Oggi come allora ci siamo trovati a provare sentimenti quali la solitudine, la paura, l’impotenza di fronte agli eventi intorno a noi. Eppure nonostante la paura non è mai mancato il coraggio di aiutare le persone che ne avevano bisogno. Dobbiamo fare tesoro di questi avvenimenti, che inevitabilmente ci hanno insegnato qualcosa”. I nomi dei Martiri ricordati: Silvio Brunetti, 19 anni, Filippo Gardetto, 19 anni, Antonio Morello, 21 anni, Ernesto Pagliero, 22 anni, Ariodante Morgando, 22 anni.
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