Si è svolta ieri pomeriggio, martedì 21 aprile, la videoconferenza tra le organizzazioni sindacali e i vertici dell'Asl To4, sulla questione dell'emergenza coronavirus.
Dopo i ringraziamenti della Direzione a tutto il personale impegnato in questa emergenza, si sono affrontate diverse questioni, come quella dei tamponi, dei test sierologici, dei dispositivi di protezione individuale. Del numero dei posti letto covid destinati alla cura dei pazienti covid-19.
"Non è possibile sapere ad oggi quando gli ospedali torneranno alla normalità e soprattutto nella fase iniziale dovrà esserci particolare attenzione per evitare il ritorno di nuove ondate - esordisce Giuseppe Summa, segretario provinciale di Nursind -. Al momento il numero di posti letto covid in Asl To4 è di 384".
"Sulla questione tamponi invece - continua -, ci sono alcune difficoltà legate all'approvvigionamento dei reagenti e i test sierologici a tutto il personale sono ancora in fase di definizione". Summa ha anche segnalato " alcune carenze legate a difficoltà di approvvigionamento" dei dispositivi di sicurezza. "Soprattutto è stato richiesto di prestare particolare attenzione alle cure domiciliari, dove gli operatori sono maggiormente esposti".
Si è ribadita inoltre la necessità di potenziare l'effettuazione di tamponi al personale sanitario soprattutto sull'area del chivassesse, dove si sono registrate le criticità maggiori. "È stato chiesto anche il numero preciso di operatori positivi e al momento la Direzione parla di circa un 4 per cento sul totale dei dipendenti, ovvero circa 160".
Poi, la questione delle assunzioni. "Entro inizio maggio arriverà nuovo personale che permetterà di raggiungere la quota di 53 infermieri e 39 OSS assunti dall'inizio dell'emergenza - prosegue -. Si tratta di numeri che secondo Nursind non sono ancora sufficienti, ma che permetteranno di poter alleviare il carico del personale che oggi è in gravissima difficoltà. Ci sono ad esempio reparti che per esigenze organizzative lavorano 12 ore, come alcune tende pretriage, il pronto soccorso di Chivasso e una parte della Medicina sempre di Chivasso". Nursind ha nuovamente posto l'attenzione sulla garanzia del pagamento dello straordinario al personale, sul pagamento di tutte le indennità e sistemi di premialità volti a remunerare il disagio dei dipendenti. Al termine dell'incontro invece si è discusso delle USCA. "Al momento sono collocate a Chivasso, Ivrea, Castellamonte e Lanzo. I 10 medici presenti effettuano monitoraggio telefonico dei pazienti positivi oppure direttamente in loco quando necessario, agendo con i Medici di Medicina Generale. Al momento non è prevista la presenza di infermieri, ma come sindacato di categoria abbiamo chiesto all'azienda di valutarne l'inserimento che dovrà comunque essere effettuato a seguito di ulteriori assunzioni e che riteniamo possa essere fondamentale nella gestione della fase domiciliare". All'incontro oltre al direttore generale, Lorenzo Ardissone è intervenuto il dottor Angelo Testa.