“In Piemonte, negli ultimi 11 anni di sorveglianza, si è registrato un tasso di incidenza medio di malattia invasiva da meningococco – di tutti i tipi – di 3 casi ogni 1.000.000 abitanti. Nel 2018 i casi di malattia batterica invasiva sono stati 5 di cui 2 di tipo B, entrambi con età superiore ai 60 anni”. Così l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi ha replicato al capogruppo di Luv Marco Grimaldi, che aveva chiesto di ampliare la platea delle persone vaccinabili gratuitamente in Piemonte.
Icardi ha poi precisato che nella nostra regione si rileva una riduzione, “pari a circa un caso in media in meno all’anno” e che l’ “offerta vaccinale in Piemonte segue rigorosamente le indicazioni del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, che prevede la gratuità del vaccino contro il meningococco B per i nati a partire dal 2017”.
Una risposta che non ha convinto Grimaldi, che ha accusato Icardi di “minimizzare”. “La realtà - aggiunge il capogruppo Luv - è, purtroppo, quella che molti genitori piemontesi lamentano: nella nostra Regione la vaccinazione è gratuita solo per i nati dopo il 1 gennaio 2017, mentre il costo è di oltre 160 € (2 dosi) per i bambini dai 24 mesi in avanti”. “Altre Regioni (Friuli Venezia Giulia, Puglia, Liguria, Toscana, Emilia Romagna) hanno ampliato la platea a cui offrire gratuitamente la vaccinazione, includendo anche le fasce di età ritenute a rischio. Su entrambi gli aspetti chiediamo alla Giunta di non sminuire e intervenire” ha concluso.