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Chivasso | 05 novembre 2019, 10:11

A Chivasso celebrata la Giornata dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate

Domenica 3 novembre la commemorazione nelle frazioni e in città

A Chivasso celebrata la Giornata dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate

E’ stata celebrata domenica 3 novembre, la Giornata dell’Unità Nazionale e la Festa delle Forze Armate, istituita nel 1919 per commemorare la vittoria dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, avvenuta il 4 novembre 1918. Il programma degli appuntamenti è stato ricchissimo, ha coinvolto la città e le sue frazioni e ha visto la partecipazione delle associazioni d’Arma e di Protezione Civile, come i gruppi Alpini di Chivasso e Castelrosso, i Combattenti e Reduci, l’associazione nazionale dei Bersaglieri, dei Marinai d’Italia, dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri e anche della Croce Rossa.

La commemorazione si è aperta al parco della Rimembranza in frazione Boschetto. Dopo aver depositato una corona di alloro, il sindaco Claudio Castello, accompagnato dalla Giunta, dal capitano dei carabinieri della Compagnia di Chivasso, Luca Giacolla, e dal comandande della Polizia Municipale, Marco Delpero, ha sottolineato l’impegno dei volontari della Pro Boschetto e del Gruppo Alpini di Chivasso, che nel luglio 2018 hanno contribuito al restauro del parco dedicato ai caduti della Prima e della Seconda Guerra Mondiale.

A Castelrosso, amministratori e associazioni hanno posato le corone al Monumento dei Caduti, al parco della Rimembranza ed al Monumento dei Caduti senza Croce, accompagnato dalle note della Società Filarmonica di Castelrosso.

A Chivasso, dopo la messa nel Duomo di Santa Maria Assunta e la cerimonia di commemorazione ufficiale nella Sala del Consiglio comunale, sono state posate le corone di alloro alla lapide del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, alla lapide dei Caduti senza croce ed a quella dei Caduti italiani e polacchi. Ci si è poi recati al monumento dei Caduti di tutte le Guerre in piazza d’Armi, al monumento dedicato ai Caduti per la Libertà in via Caduti per la Libertà, al monumento degli Alpini in via Po, a quello dei Marinai d’Italia in viale Vittorio Veneto e dei Bersaglieri in piazza del Popolo.

“Più di cento anni fa, in questi giorni - ha dichiarato il sindaco Claudio Castello - il tricolore iniziava a sventolare sui pennoni di Trento e Trieste. Era un segno eclatante, liberatorio del fatto che un percorso lungo e sofferto si sia compiuto. L’Italia aveva finalmente portato a termine il processo della sua unificazione”. Dopo aver letto le parole del Generale Armando Diaz, a capo dell’Esercito durante la guerra, ha continuato: “Da quegli anni di lutti e devastazioni usciva un mondo completamente cambiato, l’Italia seppur vittoriosa era reduce da prove terribili. La decisiva battaglia di Vittorio Veneto era stata preceduta da un estenuante conflitto di posizione sull’Isonzo. Dalla ritirata di Caporetto costata da sola 12 mila vittime dai combattimenti del Piave. La conquista dell’unità d’Italia fu pagata a caro prezzo, si contarono oltre 600 mila vittime tra militari e civili il cui sacrificio nella giornata dedicata alle forze armate abbiamo il dovere il dovere di ricordare con gratitudine”. Castello parla soprattutto dei giovani. “L’esercito era formato in gran parte da giovanissimi, spesso provenienti dal mondo operaio e contadino, nati in regioni lontane dal fronte e catapultati in una realtà brutale e sconvolgente. E’a loro che dobbiamo essere grati, a quelli che caddero in battaglia, che tornarono feriti nel corpo e nello spirito, che non tornarono affatto dispersi sui vari fronti della guerra. Ed è proprio questo il senso del dovere che accomuna i militari di ieri e di oggi, sebbene siano evidenti i diversi contesti in cui operano le nostre forze armate, sono gli stessi sentimenti che animano questi uomini e queste donne. Se lealtà e servizio alla patria restano capisaldi imprescindibili della loro azione, oggi gli obiettivi sono la tutela della sicurezza, della legalità e della stabilità internazionale. Nello scenario internazionale sono più di 30 le missioni che vedono la partecipazione dell’Italia, una dimostrazione della professionalità riconosciuta ai nostri soldati. Il 4 novembre, festa dell’Unità d’Italia e Giornata delle Forze Armate ci permette di ricordare che i nostri soldati sono motivo di orgoglio per un’Italia che oggi festeggia la propria unità”.

In serata, la cerimonia è continuata nel duomo di Castelrosso, con la consegna dei diplomi d’onore ai familiari dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, organizzata dall’associazione Combattenti e Reduci e del Alpini della frazione. A consegnare i riconoscimenti, sull’altare, le madrine dell’associazione nazionale Combattenti e Reduci Maria Rosa Avanzato e Ivana Chiavarino ed il suo presidente Pierangelo Ferrero, il capogruppo degli Alpini Renato Lusso, il sindaco Claudio Castello ed il vicepresidente del Consiglio comunale Matteo Doria.

“Un ricordo va a queste persone, a queste giovani vite che si sono trovate a combattere assieme con un’ideale di unità nazionale - ha detto il primo cittadino -. Questa sera. il messaggio che voglio dare alle famiglie è di essere orgogliosi, di conservare il ricordo di queste persone che hanno dato la vita e di trasmettere questo messaggio alle generazioni future”.

Comunicato stampa

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