Il 1° ottobre è una data da cerchiare in rosso per gli automobilisti della provincia di Torino: in 23 comuni (Beinasco, Borgaro, Carmagnola, Caselle, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro, Settimo, Torino, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano) infatti entrano in vigore i blocchi del traffico.
Le misure della Regione Piemonte, che sono ancora più severe rispetto a quelle previste dall’accordo del bacino Padano, scatteranno in seguito agli sforamenti di pm10. Nonostante le misure severe, non mancano le deroghe per diversi tipi di veicoli, le vie percorribili e le polemiche sulle auto d’epoca.
Barbara Azzarà, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle e consigliera della Città Metropolitana, ha spiegato la situazione di quest’anno: “Sono solo 23 i comuni interessati da questo blocco, non più 33. Le deroghe sono veramente molte, anche i vigili hanno difficoltà nella gestione”. Ma non solo, Azzarà propone alcune soluzioni per migliorare il caos deroghe: “Stiamo cercando di capire con il Csi se possibile inserire una banca dati nella quale gli utenti possono verificare, conoscendo la propria automobile, se possono circolare o meno. A quel punto potrebbero essere introdotti certificati che possano permettere di avere deroghe istantanee: ci sarebbe un collegamento con la targa e i vigili sarebbero facilitati nel loro compito. Sarebbe opportuno risolvere il problema delle deroghe, ne ho parlato con l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte Marnati".
Un aspetto che in pochi conoscono è poi quello relativo alle tante vie percorribili, a prescindere dai blocchi. La Città Metropolitana ha infatti lavorato a lungo per redarre una mappa che le elenchi e che faciliti gli spostamenti degli automobilisti: “Abbiamo lavorato con i tecnici dei Comuni interessati per realizzare una mappa pubblicata sul sito nel quale è possibile per gli automobilisti trovare attraversamenti sempre liberi nelle varie città, raggiungendo così i parcheggi di interscambio. Esorto i cittadini a verificare tale possibilità”.
Non mancano poi le polemiche circa le auto storiche, ferme ai box secondo quanto stabilito dalla Città Metropolitana: “Quando ci siamo seduti al tavolo della Città Metropolitana l’assessore Marnati non era presente. I tecnici della Regione ci hanno detto che c’era questa differenza e quest’anno abbiamo deciso, per facilitare gli utenti che avevano difficoltà a comprendere le varie deroghe, di attenerci a quanto deciso dalla Regione. Abbiamo sollevato il problema, ma la risposta è stata evasiva. Se la Regione è intenzionata a rivedere questa deroga, non abbiamo alcun problema in merito. Già l’anno scorso era presente”.