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Scuola e formazione | 16 aprile 2018, 16:36

Inaugurato il nuovo cortile della scuola Marconi di Chivasso

Un'opera realizzata con un'associazione culturale di Lodi che unisce arte, cultura e tradizione

Inaugurato il nuovo cortile della scuola Marconi di Chivasso

Arte, cultura e tradizione si incontrano nei manufatti che da sabato scorso arricchiscono il cortile della Scuola Primaria “Guglielmo Marconi”, recentemente sottoposto ad un profondo intervento di riqualificazione. Contestualmente ai lavori di messa in sicurezza idraulica della palestra, l'Amministrazione comunale è intervenuta con una serie di lavori di manutenzione e di abbellimento del cortile. Nel progetto è stata coinvolta l'associazione artistica culturale “Animum Ludendo Coles” di Lodi, che aveva già collaborato con l'Amministrazione per il rifacimento del cortile della Scuola Primaria e Secondaria di frazione Castelrosso. l'Associazione, coinvolgendo direttamente insegnanti ed alunni, ha proposto di riportare su pietra antichi giochi di società. “Il format – hanno spiegato il presidente Furio Ferri e la direttrice Paola Maestroni – prevede la traduzione del gioco attraverso la capacità artigiana, uniti così per tramandare tradizioni che altrimenti andrebbero perse. L'auspicio è che questo bellissimo lavoro, fatto da alunni, insegnanti e artigiani, rimanga per almeno qualche generazione e speriamo che questo sia l'inizio di tanti giochi, da riscoprire, che riempiranno la città”.

Così, i bambini hanno intervistato i loro nonni, hanno fatto una ricerca paragonando i giochi di ieri con quelli che oggi accompagnano le loro giornate e poi hanno tradotto i pensieri in disegni. I disegni sono stati studiati dagli artigiani che hanno poi preparato il progetto per le incisioni su pietra: così, con il risultato finale, i bambini si sono divertiti anche con una sorta di caccia al tesoro per andare alla ricerca dei loro disegni che sono diventati dei particolari che arricchiscono i manufatti. Un gioco, ma non solo, perché i manufatti possono diventare anche strumenti impiegati per le attività didattiche e per l'attività motoria: così la grande scacchiera, dove è puro divertimento saltare, è anche una tabellina, mentre il classico gioco a percorso, o gioco dell'oca, può essere impiegato per la scrittura creativa.

“Questo progetto vede realizzato, ancora una volta, il legame fra scuola ed istituzioni – ha detto la preside Angela Marone -, che mettono a disposizione un patrimonio che potrà essere fruito da tanti bambini”.

“Sono estremamente soddisfatta, e lo dico con il cuore, di questo bellissimo progetto – ha dichiarato l'Assessore all'Istruzione e alla Cultura, Tiziana Siragusa – e vi porto anche il saluto del nostro Sindaco (assente per impegni di lavoro) che vuole ricordare come questi giochi possano diventare davvero importanti per riportare i bambini a giocare nei cortili ed evitare che la loro attenzione sia troppo concentrata sui video giochi. Ringrazio questi bravissimi bambini, le insegnanti che le hanno seguiti e la dottoressa Marone, che ha dimostrato di essere una Preside di estrema sensibilità e come Amministrazione vogliamo ringraziarla per quanto ha saputo dare alla città”.

Con l'occasione la scuola ha ospitato anche una mostra di Mario Gambedotti, apprezzato xilografo, nato ad Urbino, ma torinese d'azione, che nel corso della sua carriera ha dedicato un'attenzione particolare al mondo dell'infanzia.


c.s.

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