Giovedì 27 giugno si è tenuto il primo Consiglio comunale della nuova amministrazione di Settimo Torinese. Molti sono stati i cittadini accorsi ad assistere al giuramento della sindaca Elena Piastra e alla presentazione della squadra di governo composta dal vicesindaco Giancarlo Brino e dagli assessori Chiara Gaiola, Barbara Ventrella, Daniele Volpatto, Luca Rivoira, Angelo Barbati e Alessandro Raso. L’assemblea è stata inizialmente presenziata dal consigliere della Lega Antonio Borrini, giovane 21enne che avendo ottenuto il maggior numero di voti nel partito più votato, ha indossato le vesti di presidente temporaneo, il più giovane della storia settimese. Borrini ha aperto la riunione con un discorso riguardante l’importanza dell’interessamento politico da parte dei giovani, i quali devono mettersi in gioco per la propria città, ma soprattutto per difendere il proprio futuro. Successivamente si è proseguito alla verifica della eleggibilità dei componenti del Consiglio comunale e al giuramento della sindaca che, con una certa emozione, ha ringraziato tutte le persone che hanno contribuito alla sua elezione e tutte le forze politiche rappresentate nell’emiciclo settimese.
In seguito, si è tenuta l’elezione del presidente del Consiglio comunale Carmela Vizzari, eletta nella seconda votazione con l’astensione di tutta l’opposizione, che ha comunque espresso in modo trasversale gli auguri di buon lavoro alla neo eletta. Carmela Vizzari assume così la presidenza del nuovo mandato, con un discorso intenso nel quale apre ai consiglieri la propria disponibilità ad essere la rappresentante di tutte le forze politiche. A voti unanimi sono invece stati eletti vicepresidente Vicario Manolo Maugeri e Vincenzo Rignanese.
Come prevede la normativa nella prima seduta è stata eletta anche la commissione elettorale e il rappresentante nel N.E.T. da parte della maggioranza e della minoranza, quest’ultima andata all’ex sindaco Fabrizio Puppo.
Visioni discordanti hanno animato la serata sulle delibere 7 e 9, la prima per la nomina dei rappresentanti nel consiglio di Fondazione Ecm, che ha visto l’opposizione dichiarare in modo univoco l’inopportunità di presentare tale delibera nel primo Consiglio comunale, scelta difesa dalla sindaca rivendicando motivi di necessità e urgenza.
La seconda, la delibera 9, ha visto l’opposizione unita, nel dichiarare l’inesistenza di una fondata necessità di costituire tre commissioni al posto delle due istituite nella passata legislatura, evidenziando il fatto che potrà pregiudicare per la richiesta dei permessi i diritti dei lavoratori dipendenti.
Un inizio di Consiglio tutt’altro che scontato; sarà interessante vedere i futuri sviluppi.