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Cronaca | 01 ottobre 2025, 14:34

Aggressione al Pronto Soccorso di Ciriè: sette medici ed infermieri colpiti

A denunciare l'episodio Nursind e Anaao Assomed Piemonte: "Serve la vigilanza armata"

Foto generica d'archivio

Foto generica d'archivio

Ennesima aggressione al Pronto Soccorso di Ciriè. Questa volta sono sette gli operatori rimasti coinvolti tra medici, infermieri e personale sanitario: qualcuno con importanti danni fisici e altri con prognosi di più giorni. 

"Serve la vigilanza armata"

A denunciare l'ennesimo episodio di violenza negli ospedali del Torinese sono il Nursind e l'Anaao Assomed Piemonte. Ed i sindacati tornano a ribadire con forza la necessità di misure di prevenzione, come "la presenza continua di vigilanza armata". 

"Non abbiamo altresì ancora notizia - aggiungono - di protocolli operativi con le forze dell’ordine, come prevede la norma".

"Schermi con informazioni aggiornate"

Per Giuseppe Summa (Segretario Territoriale Nursind Torino) e Chiara Rivetti (Segreteria Reuonale Anaao -Assomed Piemonte) bisogna utilizzare poi "schermi e monitor con le informazioni aggiornate in tempo reale sullo stato delle prestazioni sanitarie, così come rendere i luoghi di attesa confortevoli e favorire l’accoglienza degli utenti".

Serve più personale

Necessario poi assumere personale. "Colmare le carenze di organico - chiariscono i due sindacati - permetterebbe di avere più tempo per fornire ai pazienti informazioni chiare sulle modalità, i rischi e i tempi di erogazione delle prestazioni".

Un'altra richiesta per Regione e Asl è che entrambe si adoperino "per garantire quanto previsto dal nuovo imminente contratto del comparto e dalle proposte della dirigenza: dal patrocinio gratuito al supporto psicologico e al costituirsi parte civile"

Le aggressioni 

E l'aggressione al pronto soccorso Ciriè è solo l'ennesimo episodio registrato in queste ore di violenza su personale sanitario, dopo i casi registrati all'ospedale Mauriziano e al Gradenigo.

"Le difficoltà economiche e sociali - unite all’aumento dell’aggressività - spingono troppo spesso a sfogare la rabbia per la propria condizione di malattia contro il primo che si incontra, che però sta accorrendo ad aiutare" concludono Nursind Torino e Anaoo - Assomed Piemonte.

Cinzia Gatti

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