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Attualità | 30 luglio 2025, 07:10

Carceri del Piemonte al collasso e con l’estate aumenta il rischio di tensioni

La maggior parte degli istituti ha più detenuti rispetto ai posti a disposizione. La regione supera la media nazionale di sovraffollamento

Carceri del Piemonte al collasso, con l’estate aumenta il rischio tensioni

Carceri del Piemonte al collasso, con l’estate aumenta il rischio tensioni

Le carceri piemontesi sono al collasso. La situazione, per quanto riguarda il sovraffollamento, è diversa, però, a seconda dell’istituto di pena. In tutta la regione sono 13. Sette hanno più detenuti rispetto alla capienza. Due sono al limite. Quattro sono nella norma. A stabilirlo sono gli ultimi dati forniti dal garante dei detenuti della Regione nell’ultimo focus del 30 giugno. 

L’estate è sempre una stagione difficile per chi vive recluso, ma anche per chi opera all’interno. Il caldo fa aumentare il rischio di rivolte e disordini. E dove gli ambienti sono stracolmi, il rischio aumenta.

I dati sul Piemonte

In Piemonte sono detenute 4.346 persone, quando i posti a disposizione sono 3.979. In Italia oltre 61mila sono dietro le sbarre, con gli istituti che potrebbero accoglierne poco più di 51mila. 

E così il tasso di sovraffollamento nazionale è pari al 112%, ma se ci si concentra solo sui detenuti della nostra regione la percentuale sfiora il 121%, quasi dieci punti percentuali sopra la media.

Le carceri piemontesi dove si supera la capienza 

Torino e Ivrea sono tra le case circondariali più sovraffollate. Nella prima si contano 1.491 detenuti (su 1.118 di capienza), mentre nel carcere eporediese sono 259 (su 195 a disposizione). Al Lorusso-Cotugno, così come a Ivrea la percentuale di sovraffollamento è attorno al 133%. Ma è la casa di reclusione San Michele di Alessandria la realtà messa peggio: con un tasso del 142% e 376 reclusi in spazi che ne potrebbero contenere 265.

Segue Vercelli: 320 detenuti per 231 posti e un tasso al 138%. E non va meglio ad Asti: 261 detenuti (su 205 posti) e un tasso al 127%. Anche Novara sopra la media: 168 detenuti (su 156 posti) e un tasso al 107%. 

Discorso a parte per Verbania: 77 detenuti (su 53 posti) e un tasso al 145%, il peggiore in termini assoluti, ma qui, come specificato dal garante Bruno Mellano, importanti migliorie strutturali sono state attuate. 

A “tappo” anche l’istituto di Biella con 369 reclusi e 394 posti disponibili (93% di sovraffollamento). Così come è al limite la caca circondariale Don Soria di Alessandria: 212 i presenti in spazi che ne potrebbero contenere 212 (e un tasso al 91%)

Dove la capienza è rispettata

Nonostante permangano altre problematiche (strutturali e di carenza di organico in primis) la capienza è rispettata in tutti e quattro i carceri della provincia di Cuneo. Al Cerialdo sono 368 i detenuti su 433 posti (85,2% di sovraffollamento). Al Montalto di Alba sono 42 i detenuti su una capienza che sarebbe di 138 posti, ma attualmente è ridotta per interventi a 54 (77% di tasso). Al Morandi di Saluzzo capienza rispettata: 330 detenuti su 424 posti (77,8%), così come il carcere a custodia attenuata di Fossano: 104 persone su 136 posti (76,5%). 

Il dato su stranieri e donne

Il report del Garante riporta anche quella che è la percentuale di stranieri in carcere. In Italia sono oltre 19mila, mentre in Piemonte se ne contano attualmente 1.770 con una percentuale superiore alla media nazionale (41% in Piemonte, 31% il dato nazionale).

Maggiormente distribuiti, rispetto al totale, a Cuneo (222, il 60%), al Don Soria di Alessandria (117, 55%), Torino (706 detenuti, 47%). Dove c’è meno detenzione straniera a Saluzzo (11, 3,3%) e Asti (23, 8,8%).

Le donne detenute sono attualmente 160. La maggior parte a Torino (135), il resto a Vercelli (25). 

Daniele Caponnetto

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