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BuonGiro | 29 maggio 2025, 09:30

Del Toro mette tutti in riga e si inchina al Giro, sarà un finale thrilling: Carapaz e Yates, due ossi duri

A Bormio vince la maglia rosa che convince, bisognerà capire se terrà sulle maxi salite. Pellizzari scala la classifica, Tiberi crolla. Oggi per i velocisti

Photo credits: LaPresse. Dal comunicato stampa Rcs Sport

Photo credits: LaPresse. Dal comunicato stampa Rcs Sport

 Lucido, tranquillo e affamato.  Altro che in crisi. La maglia rosa Del Toro ieri ha dato vita ad una prova di forza che forse ha spiazzato gli avversari che a San Valentino lo avevano visto in difficoltà, però senza naufragare. 

Ha resistito agli attacchi sul Mortirolo di Carapaz e Yates e poi nel finale li ha regolati anche in maniera spericolata in disceso facendo sua un'altra tappa bellissima e inchinandosi in stile Pogacar. L'ecuadoriano e il britannico non hanno perso tanto e sono ancora in piena corsa però il messicano ha fatto capire che anche senza compagni (lo scudiero Majka aveva esaurito il suo lavoro, fondamentale proprio sulla salita clou, staccati Adam Yates e Mcnulty) se la può cavare.

Pellizzari nel frattempo visto il crollo ulteriore di Tiberi (non si è più ripreso dalla caduta a Nova Gorica) e i secondi persi da Storer recupera ulteriori posizioni. Con i se e con i me non si fa la storia e comunque la Red Bull puntava su Roglic fino all'ultimo giorno della seconda settimana, ma su questo corridore, a 21 anni, è coetaneo e amico di Del Toro, vivono nello stesso condominio a San Marino (insieme a Piganzoli), si può contare. Non bruciamolo con i soliti paragoni, è Giulio Pelizzari e basta.

Caruso ormai con il crollo di Tiberi è il capitano. Il 37enne che si era messo a disposizione si ritrova quinto in classifica ed è l'apoteosi del ciclista di altri tempi. Quando conta c'è, come succedeva con Michele Scarponi. Sempre nei ricordi di chi ama questo sport. Ayuso ha rischiato il fuori tempo massimo, è lui il flop di questo Giro. Ha 22 anni, ha tutto il tempo di rifarsi.

Oggi dovrebbe andare in porto lo sprint con la penultima occasione per i velocisti a parte la passerella di Roma (quando passeranno in Vaticano Papa Leone XIV saluterà la carovana rosa), ma domani e sabato saranno tappe da cerchiolino rosso. Bisognerà capire su quelle pendenze se Del Toro potrà tenere il ritrmo dei due vecchi volponi che lo precedono nella generale. Il rischio crollo, per tutti, è altissimo.

E in questo Giro le sorprese non sono mancate. La grande certezza è un bolognese di 29 anni, vincitore della tappa nel 2021 sullo Zoncolan, che in questa edizione del Giro ha spiccato su tutti su tutte le salite clou. Lorenzo Fortunato. La maglia azzurra che pur avendone di più ha lasciato la tappa al compagno Christian Scaroni in segno di riconoscenza e perché  "una vittoria non mi cambia la vita, un’amicizia si”. Ha vinto lui, comunque.

IL COMMENTO TECNICO di Marco Rebagliati

18° Tappa, Morbegno - Cesano Maderno di 144 km. Si tira il fiato in vista del gran finale di questo Giro. Ritornano in scena le ruote veloci del gruppo. Qualche breve salita a metà tappa ma nulla che possa mettere in difficoltà i velocisti. Quasi certamente assisteremo ad un arrivo in volata.

Photo credits: LaPresse. Dal comunicato stampa Rcs Sport

Luciano Parodi

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