Apre sabato 28 settembre, con inaugurazione dalle 16,30, aperta al pubblico, “The Beginning” la nuova mostra allo Studio Museo Felice Casorati di Pavarolo – terzo appuntamento del progetto Grand Tour-Viaggio tra le collezioni italiane – esposizione che mette in dialogo la produzione dell'artista Luisa Rabbia con le opere di Huma Bhabha, Ross Bleckner, Gianni Caravaggio, Mario Diacono, Jason Dodge, Scott Grodesky, Jannis Kounellis, Piero Manzoni, Claudio Parmiggiani e Beatrice Pediconi.
The Beginning, a cura di David Dixon e Archivio Casorati, realizzata dal Comune di Pavarolo e dall’Archivio Casorati in collaborazione con Collezione Maramotti (Reggio Emilia), Collezione Francesca Lavazza (Torino), Peter Blum Gallery (New York), e Galleria Giorgio Persano (Torino).
L’esposizione si sviluppa in tre sedi, lo spazio museale dello Studio Museo Felice Casorati, un’area della Casa Casorati a Pavarolo e uno spazio espositivo sotto la torre campanaria di Pavarolo e sarà visitabile fino al 10 novembre, ogni sabato e domenica dalle 15 alle 18, a ingresso libero.
La mostra ha preso forma a partire da due importanti dipinti di Luisa Rabbia, NorthEastSouthWest (2014, Collezione Maramotti) e Birth (2017, Collezione Francesca Lavazza), a partire dai quali sono state selezionate opere di artisti internazionali storici e contemporanei provenienti dalla Collezione Maramotti (Reggio Emilia), scelti con l’obiettivo di evocare e amplificare la dimensione cosmica e la riflessione sul concetto di origine, apparizione e direzione espressa nelle opere dell’artista secondo una visione multiforme, dal terrestre al celeste. Il titolo, The Beginning, rimanda in parte al territorio torinese quale luogo di origine di Luisa Rabbia, che dal 2000 vive e lavora a New York.
Se il lavoro di Rabbia stabilisce il tono della mostra, questa disposizione insolita degli spazi espositivi ne definisce il ritmo: lo spettatore è invitato a scegliere il luogo da cui iniziare a visitare l’esposizione perché non esiste un unico inizio ma tanti inizi possibili: dal giardino, in connessione con la natura e i desideri cosmici; dalla torre campanaria, in una stanza simile a un grembo; dallo studio di Casorati, (lo studio dell’artista), inteso come luogo di rinnovamento e scoperta. Il visitatore intraprende un viaggio fisico e concettuale tra gli spazi e i dilemmi che le opere collettivamente sollevano.
L’esposizione si inserisce nel progetto Grand Tour-Viaggio tra le collezioni italiane, ideato dallo Studio Museo Felice Casorati, che intende mettere in dialogo opere provenienti da diverse collezioni all’interno degli spazi fortemente connotati e vissuti da Felice Casorati, come il suo studio e la sua casa a Pavarolo.
Le prime due edizioni hanno visto la collaborazione con la Collezione Giuseppe Iannaccone di Milano in un confronto tra Antonietta Raphael, Cindy Sherman e Kiki Smith sul tema dell’autoritratto femminile (2022), e con un progetto di dialogo tra opere di Scipione e una serie di artisti delle generazioni successive, dedicato al tema della visionarietà, nel 2023.
In occasione della mostra, inoltre, Studio Museo Felice Casorati riattiva il progetto Emporium Project che espande le attività del museo anche fuori dai suoi spazi espositivi con alcune residenze artistiche a cura di Francesca Solero. Dopo Hilario Isola (2018), Julie Polidoro e Gosia Turzeniecka (2019), Manuele Cerutti e Francesca Ferreri (2020), anche Luisa Rabbia torna nei suoi luoghi d’origine per una residenza che si concretizza nella realizzazione delle opere esposte nella torre campanaria.
Luisa Rabbia (Pinerolo, 1970), ha studiato al Liceo Artistico Primo e all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Nel 2000 si è trasferita a New York, dove attualmente risiede e lavora. Con il suo lavoro esplora le sfumature psico-sociali dell'umanità, dalla sfera individuale all'esperienza collettiva; intrecciando il visibile e l’invisibile, riferimenti letterari ed eventi attuali in un linguaggio espressivo e personale, le sue opere rappresentano corpi più o meno astratti che evocano temporalità, spiritualità, paesaggi interiori e interconnessione fra le forme viventi. Nonostante sia il momento contemporaneo a ispirarla, Rabbia cerca un linguaggio atemporale, che si estenda oltre il quotidiano e inviti a ponderare le complessità dell'esistenza umana.
Rappresentazioni di esseri umani, corpi che evocano paesaggi, forme cellulari e vegetali, tutto si fonde nel suo lavoro. Questo legame intrinseco tra tutte le entità viventi riflette l’interesse dell’artista per il concetto che tutte le cose sono la causa cooperante di tutto quello che esiste. All'interno di questa visione filosofica l’artista solleva riflessioni sugli eventi attuali, estendendoli e intersecandoli con il cosmico.
Il suo approccio, intuitivo ed emotivo, ha radici profonde nel disegno, ma nel corso degli anni si è esteso dalla superficie della carta a supporti come ceramica, cartapesta, video e, più recentemente, pittura ad olio su tela. Le opere esposte al Museo Studio Felice Casorati, parte della Collezione Maramotti e Collezione Francesca Lavazza, presentano due dei suoi primi interventi su tela (2014-2017), caratterizzati da una pittura eseguita, interamente con matite colorate su acrilico. Un grande quadro ad olio del 2024 sarà in mostra nella torre del campanile di Pavarolo.
Il lavoro di Luisa Rabbia è rappresentato dalla Peter Blum Gallery, New York, e dalla Galleria Giorgio Persano, Torino. Fra le numerose esposizioni personali e collettive a livello nazionale e internazionale ricordiamo quelle presso le seguenti istituzioni: Westmont Ridley-Tree Museum of Art, Santa Barbara, CA (2022); Museo Michetti, Francavilla al Mare (2022); Collezione Maramotti, Reggio Emilia (2021, 2016); La Reggia di Venaria Reale, Venaria (2021); Magazzino Italian Art Foundation, Cold Spring, NY (2020); Manifesta 12, Palazzo Drago, Palermo (2018); Palazzo delle Esposizioni, Roma (2018; 2008); Isabella Stewart Gardner Museum, Boston (2019, 2014, 2008); Lismore Castle Arts, Lismore, Ireland (2016); Fondazione Merz, Torino (2015, 2009); Biennale del Disegno, Museo della Città, Rimini (2016); Shirley Fiterman Art Center, New York City (2015); Maison Particulière, Brussels (2014); Carpenter Center for the Visual Arts, Harvard University, Cambridge (2013); Museo del Novecento, Milano (2012); Fundación PROA, Buenos Aires (2010); Fondazione Querini Stampalia, Venezia (2009); MAXXI, Roma (2007); Shanghai Museum of Contemporary Art, Shanghai (2006); Certosa di S.Lorenzo, Padula (2006); Gallery of Modern and Contemporary Art, San Gimignano (2005); Palazzo Cavour, Torino (2005); Arte All’Arte IX, S.Gimignano (2004); Palazzo Bricherasio, Torino (2003). Luisa Rabbia è stata Visiting Professor in Drawing all’Università di Harvard, Cambridge, nell’anno accademico 2013/14. Fra i premi ha ricevuto il Pollock-Krasner Foundation Grant nel 2022 e il NYSCA/NYFA Artist Fellowship in Painting nel 2018.
THE BEGINNING
Luisa Rabbia in dialogo con Huma Bhabha, Ross Bleckner, Gianni Caravaggio, Mario Diacono, Jason Dodge, Scott Grodesky, Jannis Kounellis, Piero Manzoni, Claudio Parmiggiani, Beatrice Pediconi
a cura di David Dixon e Archivio Casorati
in collaborazione con Collezione Maramotti, Reggio Emilia, Collezione Francesca Lavazza, Torino
Peter Blum Gallery, New York e Galleria Giorgio Persano, Torino
coordinamento mostra Francesca Solero
29 settembre - 10 novembre 2024
Studio Museo Felice Casorati | Via del Rubino 9, Pavarolo (To) - Casa Casorati | via Maestra 31, Pavarolo (To) - Torre campanaria | via Maestra 2, Pavarolo (To)
La mostra resterà aperta ogni sabato e domenica dalle 15.00 alle 18.00
Per gruppi e scuole è possibile prenotare visite su appuntamento: turismo@comune.pavarolo.to.it
museocasoratipavarolo@gmail.com / turismo@comune.pavarolo.to.it