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Attualità | 01 luglio 2024, 21:05

L'Usic rilancia la sua richiesta: "Non chiudete il 1° Nucleo Elicotteri di Volpiano dei carabinieri"

In una lettera indirizzata ai vertici dell'Arma, la Segreteria Regionale Piemonte e Valle d’Aosta sottolinea il ruolo che avrebbe potuto svolgere il gruppo in questa fase di emergenza maltempo

L'Usic rilancia la sua richiesta: "Non chiudete il 1° Nucleo Elicotteri di Volpiano dei carabinieri"

L'Usic rilancia la sua richiesta: "Non chiudete il 1° Nucleo Elicotteri di Volpiano dei carabinieri"

Con una lunga lettera indirizzata al Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, al comandante della Legione Piemonte Valle d'Aosta e, per conoscenza, alla segreteria nazionale dell'Unione Italiana Carabinieri, la segreteria regionale dell'Unione Sindacale dei Carabinieri esprime le proprie preoccupazioni sul futuro del 1° Nucleo Elicotteri di Volpiano, inserito in un progetto di riorganizzazione del Raggruppamento Aeromobili per il quale è stata proposta la chiusura totale.

"Vogliamo esprimere la nostra preoccupazione, quali cittadini delle nostre splendide regioni, che tale decisione comporterà sul fronte della sicurezza, anche in considerazione del fatto che non sono presenti altri analoghi reparti di altre forze di polizia, pertanto le conseguenze di questa scelta graverebbero su un territorio vastissimo, infatti il Piemonte è la seconda regione italiana per estensione (25.400 Km2 ), la prima se la consideriamo come Legione Carabinieri, con la Valle d’Aosta (3.263 km2 ), regioni che che insieme contano ben 4,5 milioni di abitanti", viene spiegato nella nota.

"La chiusura totale del NEC di Volpiano comporterebbe la perdita di un presidio situato nel centro del Nord Ovest, dove, peraltro, esistono già due Aeroporti che potrebbero agevolmente accogliere le strutture del NEC ed i suoi Carabinieri. Infine, ritenere che altri NEC considerati “vicini” possano sopperire alla chiusura del NEC di Volpiano, risulta arduo, atteso che già in questo periodo i velivoli provenienti dalle regioni limitrofe hanno dovuto far tappa proprio al Nucleo di Volpiano per poter operare in Piemonte e Valle d’Aosta".

"Riguardo le condizioni dei nostri iscritti, motivo per il quale stiamo scrivendo, ci risulta che dal mese di luglio 2022, il personale del NEC di Volpiano sia stato escluso da qualsiasi attività e sia rimasto inoperativo per quasi tutto questo periodo, restando senza neppure un elicottero ed escluso da ogni attività addestrativa - viene fatto notare nella missiva - È evidente come tale situazione abbia prodotto profonda mortificazione e mancanza di serenità, sia in ambito professionale che a livello famigliare, perché la paventata chiusura del NEC di Volpiano – in assenza di altre notizie – lascia intere famiglie appese ad un filo in attesa di conoscere il proprio destino senza nessuna possibilità di interagire od anche solo di prospettare le proprie necessità".

"Pertanto, alla luce di quanto esposto, ci appelliamo alla sensibilità di Codesto Preg.mo Comandante Generale affinché prenda in seria considerazione la possibilità di rivalutare la questione della chiusura del NEC di Volpiano, coinvolgendo fin da subito, in ogni caso, il personale interessato a qualsiasi decisione si vorrà intraprendere, riguardo l’impiego e la disponibilità degli A.S.G.I. Auspichiamo quindi che venga trovata una soluzione equa e adeguata, che non lasci sguarnito un territorio così vasto e popolato dal suo unico presidio di copertura aerea di Polizia, tutelando allo stesso tempo la professionalità ed il benessere del personale e delle loro famiglie. Non vorremmo ricordare il NEC di Volpiano solo per il Babbo Natale Thun 2024", conclude con amarezza la missiva.

E, considerata l'emergenza maltempo degli ultimi giorni, viene fatto notare "già da domenica, i colleghi di Aosta avrebbero avuto la necessità di un supporto aereo, auspicandosi l’intervento di un elicottero del Nec di Volpiano il quale, come sappiamo, ne è sprovvisto dal mese di luglio 2022. Abbiamo appreso che nella giornata odierna sono stati inviati ad Aosta 2 elicotteri, provenienti dai NEC di Bergamo e Pisa i quali, oltre a trovarsi ad operare in territori a loro sconosciuti, sono costretti, data la distanza considerevole, ad almeno una tappa intermedia per il rifornimento di carburante, cosa che non sarebbe stata necessaria se il velivolo fosse partito da Volpiano".

"I recenti eventi, ancora una volta, dimostrano quanto le nostre perplessità fossero più che giustificate e oggi si verifica un evento di una gravità tale da fare comprendere quanto il Nec di Volpiano debba considerarsi punto nevralgico di tutto il Nord Ovest, territorio tanto vasto quanto sensibile, anche dal punto di vista geografico. Per questo, oggi la nostra lettera diventa una vera a propria denuncia", conclude la Segreteria Regionale Piemonte e Valle d’Aosta dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri.

comunicato stampa

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